Raspberry Pi 5, annunciato in sordina a fine settembre, ha sin da subito fatto parlare di sé per le sue eccezionali caratteristiche. Prima tra tutte è la velocità raddoppiata (ma anche triplicata) rispetto al Raspberry Pi 4. Ciò è possibile grazie al nuovo SoC Broadcom BCM2712, che esegue quattro ARM A76 a 2,4 GHz (il predecessore è dotato di ARM A72 a 1,8 GHz). Inoltre, la DRAM funziona al doppio della velocità di clock. Anche la velocità della GPU è triplicata rispetto a Raspberry Pi 4, grazie al VideoCore VII di Broadcom, con supporto OpenGL ES 3.1, Vulkan 1.2. Anche il nuovo controller WiFi nel SoC consente il doppio del throughput. Lo stesso vale per l’interfaccia della scheda SD, in grado di funzionare al doppio della velocità e con tempi di avvio minori di 10 secondi.
Raspberry Pi 5: il miglior minicomputer di sempre
L’altra novità rispetto al predecessore riguarda i due ricetrasmettitori per fotocamera e display MPI 2 a 4 linee, che permettono di eseguire immagini direttamente dalla scheda o eseguire contemporaneamente una fotocamera e un display esterno. Inoltre, Raspberry Pi 5 è in grado di gestire due display HDMI 4K a 60 Hz. Tuttavia, anche se a parità di carico di lavoro, il nuovo Raspberry è più efficiente del precedente, le prestazioni massime portano ad un piccolo incremento della potenza assorbita (che passa da 8 a 12 W). Fortunatamente questo computer può contare su un nuovissimo alimentatore quadrifase, caratterizzato dall'IC di gestione dell'alimentazione DA9091, che genera otto alimentatori switching separati e in grado di fornire 20 A di corrente al SoC BCM2712.
Elemento interessante di Raspberry Pi 5, non presente su Raspberry Pi 4, è poi il supporto ufficiale l’interfaccia PCI Express 2.0 esterna per periferiche veloci. Infine, bisogna ricordare che il nuovo minicomputer è costruito su un'architettura chiplet disaggregata, al contrario dei precedenti modelli, costruiti su un’architettura monolitica. Come ricordato dal fondatore di Raspberry, Eben Upton, nel comunicato ufficiale di presentazione di Pi 5: su questo modello “solo le principali funzioni digitali veloci, l'interfaccia della scheda SD e le interfacce più veloci sono fornite dall'AP. Tutte le altre funzioni I/O vengono scaricate su un controller I/O separato, implementate su un nodo di processo più vecchio ed economico e collegate all'AP tramite PCI Express”. Raspberry Pi 5 è già disponibile al preordine, con consegna a partire da fine ottobre, al prezzo di 60 dollari (versione 4 GB) e 80 dollari (versione 8 GB).