Eben Upton, CEO della Raspberry Pi Ltd., ha anticipato che a luglio 2023 la produzione della più nota single board al mondo supererà il milione di unità. Un risultato particolarmente interessante se si considera che nei mesi scorsi il dispositivo era diventato praticamente introvabile. Un problema nato in seguito a malfunzionamenti nella catena distributiva.
Pochi device e molti ordini
A dimostrazione del fatto che fino ad ora le cose non siano andate nel migliore dei modi vi sarebbe il report relativo al primo trimestre del 2023. In quel periodo infatti le unità finite sul mercato furono circa 800 mila. A conti fatti si è trattato del peggior risultato mai registrato dal 2015. Parliamo infatti di un numero di copie del device che generalmente viene commercializzato in un solo mese.
For the first time in a couple of years of semiconductor supply chain hell, we’ve got some good news for you.
Eben explains all:https://t.co/i6VTjlAc7g pic.twitter.com/0ejGyAcb3X
— Raspberry Pi (@Raspberry_Pi) December 12, 2022
Il calo descritto non è stato in alcun modo un segno della crisi del progetto, anzi, la domanda supera ancora oggi l'offerta di Raspberry Pi. È bene però ricordare che non stiamo parlando di un colosso dell'High Tech ma di una realtà molto più esposta alle congiunture del momento. Nello specifico sarebbero mancati soprattutto gli elementi non basati sul silicio necessari per la realizzazione del device.
Le previsioni per il futuro
Ora, dopo aver recuperato in buona parte il terreno perduto, Raspberry Pi sarebbe riuscita a distribuire 600 mila unità nel mese di maggio, ne potrebbe vendere fino a 800 mila in giugno per poi passare la soglia del milione entro il mese successivo. Non è detto che un livello del genere debba essere mantenuto anche in futuro, per il momento l'obbiettivo sembrerebbe essere quello di rimuovere gli ordini rimasti ancora in coda.
Sulla base di queste stime Upton prevede che il 2023 sarà l'anno migliore di sempre per Raspberry Pi. Questo nonostante l'inflazione abbia determinato un incremento dei prezzi di vari modelli tra cui Compute Module 4, Raspberry Pi Zero e Raspberry Pi 4. La casa produttrice assicura però che qualsiasi aumento è, e sarà, dovuto esclusivamente al funzionamento della supply chain e non a tentativi di speculazione. Qualsiasi decisione differente sarebbe interpretata come un tradimento dalla community che ruota intorno al progetto.