Quella dei ransomware è una vera e propria piaga e il fatto che negli ultimi dodici mesi gli attacchi di questo tipo che sono stati registrati sono aumentati del 13% rispetto all'annualità precedente ne è un’evidente dimostrazione. A rendere noto il dato in questione ci ha pensato Verizion, con l’ultima edizione Data Breach Investigations Report (DBIR).
Ransomware: attacchi in aumento del 13% negli ultimi dodici mesi
L’analisi è stata pubblicata il 24 maggio e si basa sullo studio di quasi 24.000 attacchi informatici di cui poco più di 5.200 sono delle violazioni di dati confermate. I dati provengono da 87 contributor, sia statunitensi che internazionali, e includono elementi come le forze dell’ordine e gli studi legali, i CERT e le agenzie governative.
Verizon sostiene che gli attacchi ransomware continuano ad aumentare grazie alla loro elevata efficacia. Più in dettaglio, quattro su cinque delle violazioni accertate sono state attribuite alla criminalità organizzata e a dare un forte contributo in tal senso sono soprattutto le sempre maggiori tensioni a livello geopolitico, in quanto i cybercrminali puntano allo sfruttamento della fragilità degli utenti.
Non deve sorprendere, dunque, se un quarto delle violazioni totali segnalate nel rapporto è avvenuto tramite tecniche di phishing, in grado di diventare sempre più complesse e di simulare azioni reali, oltre che di sfruttare brand e situazioni note. L’errore umano, infatti, è una delle cause principali per cui i cybercriminali riescono a mettere a segno i loro attacchi
Per proteggere i propri dispositivi ed evitare che attacchi ransomware e altre minacce informatiche possano prendere il sopravvento, è bene munirsi di un buon antivirus, come nel caso di Avast Premium Security.