In un'epoca di connessioni illimitate e piani tariffari generosi, la questione potrebbe sembrare irrilevante. Tuttavia, conoscere il consumo di Spotify può essere utile per chi ha un piano dati limitato o per chi vuole semplicemente monitorare l'utilizzo delle proprie risorse.
La quantità di dati utilizzata da Spotify dipende dalla qualità dell'audio scelta per lo streaming. Più alta è la qualità, maggiore sarà il consumo di dati. Spotify offre quattro opzioni di qualità audio:
- Bassa (24 kbps): circa 10,8 MB all'ora (1 gigabyte dura circa 92,5 ore).
- Normale (96 kbps): circa 36 MB all'ora (1 gigabyte dura circa 27,8 ore).
- Alta (160 kbps): circa 56 MB all'ora (1 gigabyte dura circa 17,9 ore).
- Molto Alta (320 kbps): circa 144 MB all'ora (1 gigabyte dura circa 6,9 ore).
C'è anche un'opzione automatica che regola la qualità in base alla connessione di rete, utile in caso di segnale instabile.
Come monitorare il consumo di dati di Spotify
Per tenere sotto controllo il consumo di dati di Spotify, è possibile consultare le impostazioni del proprio sistema operativo. Ecco come fare:
Windows:
- Aprire le Impostazioni (Win + I).
- Selezionare Rete e Internet.
- Cliccare su Stato.
- Scorrere verso il basso fino a trovare Spotify.
macOS:
- Aprire il Monitoraggio attività.
- Selezionare la scheda Rete.
- Cliccare su Nome processo.
- Cercare Spotify.
Android:
- Aprire le Impostazioni.
- Cercare Utilizzo dati app.
- Selezionare Spotify.
iOS:
- Aprire le Impostazioni.
- Selezionare Cellulare.
- Scorrere verso il basso fino a trovare Spotify.
Spotify vs la concorrenza: chi consuma meno dati?
Confrontando il consumo di dati di Spotify con altri servizi di streaming musicale, emerge un quadro interessante:
- Spotify: 144 MB/ora (Molto Alta qualità)
- Apple Music: 160 MB/ora (Alta qualità)
- Amazon Music: 160 MB/ora (Alta qualità)
- Tidal: 320 MB/ora (Hi-Fi)
- Qobuz: 320 MB/ora (Hi-Fi)
Spotify si posiziona come l'opzione migliore per chi ha un piano dati limitato, soprattutto se si sceglie la qualità audio "Bassa". Per gli amanti dell'alta fedeltà, Tidal e Qobuz offrono un'esperienza sonora superiore, ma al prezzo di un consumo di dati decisamente maggiore.
Conclusione
La scelta della qualità audio su Spotify dipende dalle proprie esigenze e preferenze. Se si dispone di un piano dati illimitato o si ha una connessione Wi-Fi veloce, non c'è motivo di privarsi della massima qualità audio. Tuttavia, per chi ha un piano dati limitato o si trova spesso in zone con scarsa ricezione, optare per una qualità inferiore può essere una soluzione intelligente per evitare sorprese.
Indipendentemente dalla scelta, è sempre bene monitorare il consumo di dati per evitare di sforare il proprio piano tariffario. Spotify offre diverse opzioni per farlo, permettendo di godersi la musica in streaming senza pensieri, ma con consapevolezza.
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