Google ci ha abituato alle soprese natalizie, quindi nessuna meraviglia che in questi giorni sia in corso un aggiornamento che porta sensibili fluttuazioni nei risultati. Tuttavia, per quanto mi riguarda, uno dei sintomi più curiosi di questi periodi di assestamento è osservabile su un sito che puntualmente li anticipa (diversi giorni prima che si palesino) sparendo quasi totalmente dalle SERPs... per poi tornare alla fine di tutto.
Si tratta di un sito hobbistico ma presente con keyword appetibili in un settore competitivo come quello turistico, è sostenuto da pochissimi link ma di buona qualità , appartiene ad
un amico che lo ha realizzato circa un anno fa e che ora, dopo aver assistito
alla quarta "vacanza" in corrispondenza di un aggiornamento, attende con il fiato sospeso il suo ritorno :).
A parte la simpatica conferma di questo autentico "barometro SEO", è decisamente ancora presto per trarre delle conclusioni sui mutamenti definitivi che registreranno le SERPs, anche se possiamo già dire che appaiono meno sostanziosi di quelli degli anni precedenti e che sembrerebbero caratterizzarsi come un semplice assestamento nell'indice, di quelli che ormai si verificano quasi settimanalmente. Sulla base di quali fattori però?
Forse non è necessario che ci tormentiamo con le ipotesi, perché il solito Matt Cutts ha già risposto qualche giorno fa sul suo blog. Oltre a ribadire la differenza tra aggiornamenti dell'algoritmo (piuttosto rari e
solitamente traumatici) e aggiornamenti dell'indice (molto frequenti e meno evidenti) ci rassicura sul fatto che non sia in corso alcun cambiamento significativo dell'algoritmo.
Matt minimizza ma proprio per questo le sue spiegazioni non sembrano rendere conto a pieno delle fluttuazioni abbastanza importanti e prolungate nelle SERPs: se veramente oggi gli aggiornamenti
dell'indice sono così frequenti (e distribuiti gradualmente nel tempo) perché in questo caso tutti ci siamo accorti del sobbalzo nei risultati?
La frase finale
"My best guess is that any changes people are seeing are because that particular data is being refreshed more frequently" non è esattamente illuminante ma ovviamente non possiamo che credergli e stare tranquilli anche perché, da quanto osservo, la maggior parte dei siti meritevoli ha addirittura visto
migliorare le proprie posizioni.
Possiamo dire con sufficiente sicurezza che l'assestamento in corso riguarda per l'ennesima volta la rivalutazione dei link in ingresso e ribadire, se ce ne fosse bisogno, che mai come
oggi i backlink rappresentano un'arma SEO importantissima per
il successo di un sito, tanto più che si tratta di uno dei pochi elementi sui cui Google non può avere un controllo preciso né applicare il fattore umano.
Di sicuro è tramontata definitivamente l'era delle campagne di scambio link di massa facili e superficiali: la posizione, il contesto e la tematicità del link, l'autorevolezza dei siti e la struttura dello scambio dovranno sempre più rispecchiare una parvenza di spontaneità . Inoltre, proprio perché i link di qualità sono importanti, sarà sempre
più difficile ottenerne di buoni, ed ecco quindi che per chi parte da zero in settori
competitivi la classica attività di scambio link dovrà lasciare il posto al cosiddetto "social media marketing". Ma questa è un'altra storia.
Qual è la vostra esperienza? Quali considerazioni ricavate dai siti che state monitorando?
Anche Tagliaerbe ha affrontato l'argomento nel post Christmas (Google) Dance?