Python 2 ha raggiunto la fine del suo ciclo di vita. Questa versione del linguaggio ormai obsoleta dovrebbe ricevere l'ultima bugifx release ad aprile 2020, ma la codebase del progetto è stata completamente congelata e non sarà più possibile introdurre nuove funzionalità. Gli sviluppatori che ancora non lo hanno fatto dovranno presto o tardi migrare a Python 3.
La prima versione di Python 3 risale al dicembre del 2008. I progetti software basati su Python 2 hanno avuto dunque 11 anni di tempo per vedere aggiornata la propria release di riferimento. Il principale problema della migrazione a Python 3 risiede nell'assenza di retrocompatibilità con alcune features delle precedenti release.
Questo elemento ha dunque portato diversi sviluppatori a rimandare a tempo indefinito il porting al ramo principale più recente.
Inizialmente la fine dello supporto a Python 2 era prevista per il 2015. Tuttavia all'epoca i vari software vendor non erano ancora pronti per il passaggio a Python 3. I responsabili del progetto decisero quindi di prolungare il ciclo di vita di Python 2 di altri 5 anni, in modo da dare più tempo alla community per migliorare Python 3 e rendere le procedure di porting più rapide e semplici.
Anche se lo sviluppo di Python 2 appartiene ora al passato è comunque molto probabile che questo ramo resti in circolazione ancora per diversi anni in ambito enterprise. su di esso si basano infatti migliaia di applicativi aziendali.
Dal 2020 in poi usare Python 2 sarà sempre più rischioso vista l’assenza di patch di sicurezza, inoltre tutti i servizi e gli IDE presto cesseranno di supportare questa versione, ormai obsoleta, del linguaggio.
Via The Register