Google, azienda leader nel campo della pubblicità online, negli ultimi anni si è dedicata all’integrazione dell’intelligenza artificiale negli annunci. Com’era prevedibile l’AI ha plasmato anche la pubblicità su YouTube, con la creazione di campagne memorabili ed efficaci. Ciò significa avere a disposizione risorse in vari formati, durate e stili che permettono di raggiungere più facilmente il pubblico di riferimento e ottenere migliori prestazioni. A questo proposito, l’azienda di Mountain View ha recentemente pubblicato le linee guida sulle creatività in Google Ads, che mostra agli inserzionisti come viene utilizzata l’intelligenza artificiale per rilevare gli elementi di best practice all’interno di un video.
Pubblicità su YouTube: gli elementi analizzati dall’AI
Come riportato sul sito blog dell’azienda, le linee guida sulla creatività di Google Ads sono in grado di rilevare se in un annuncio mancano alcuni elementi essenziali. Il primo è il logo del brand, che deve essere messo in evidenza nei primi 5 secondi del video. Un altro punto importante è la durata del video. Questa deve essere diversa a seconda dell’obiettivo di marketing (6 e 15 secondi per la Consapevolezza, 1 o 3 minuti per la Considerazione e 15 secondi per la Decisione). Un annuncio efficace deve contenere inoltre una voce fuori campo umana e di alta qualità. Infine, l’ultimo aspetto chiave che analizzerà l’intelligenza artificiale riguarda le proporzioni del video (Aspect ratio). Gli annunci devono includere tutti gli orientamenti video (una o più volte): orizzontale 16:9, verticale 9:16 e quadrato 1:1.
Se durante la creazione di un annuncio dovesse mancare una delle best practice appena elencate, Google invierà dei suggerimenti per migliorare l’annuncio. Ad esempio, la voce fuori campo (voiceover) ha un grande impatto nella pubblicità su YouTube. Grazie all’intelligenza artificiale, questo strumento è disponibile in 15 lingue diverse. Infine, Google potrebbe anche consigliare di creare annunci di durata diversa oppure di aggiungere un orientamento mancante, per permettere agli inserzionisti di ottenere il massimo dalle proprie campagne di marketing.