I risultati del nuovo report della società di analisi di investimenti nei media, Ebiquity, rivelano ben 115 milioni di dollari di spesa pubblicitaria persa a causa dei siti clickbait. Proprio così: gli annunci sui siti clickbait esistono e sono tantissimi. Il report della spesa in pubblicità su siti clickbait dimostra che quasi un decimo del budget degli inserzionisti è finito nelle campagne video poste su questi portali.
“Quei dollari potrebbero essere andati a "società dei media con un profilo di proprietà diversificato... giornalismo di alta qualità o pubblicazioni di notizie di alta qualità”. Con queste parole si pronuncia il chief product officer di Ebiquity a Marketing Brew. Quello che preoccupa del report sulla spesa in pubblicità su siti Clickbait è proprio la riduzione del ritorno di investimento (ROI).
I risultati del report della spesa pubblicitaria per gli annunci su siti Clickbait
Su un campione di 42 clienti, da gennaio 2020 a maggio 2022, la società di ricerca ha scoperto che si tratta del 7,8% degli 1,47 miliardi di dollari destinati ad annunci video inseriti in domini clickbait. Seppur non hanno accettato di nominare i clienti, potrebbe trattarsi di grandi marchi, come Nestlè, Audi, Sony, L’Oreal e Subway. Si nota sul sito web di Ebiquity che l’azienda lavora con queste aziende.
Il report sulla spesa pubblicitaria persa sui siti clickbait mostra che gli annunci video sono stati posti su piattaforme economiche, con CPM basso, visibilità alta e create appositamente per scopi pubblicitari. D’altronde quasi nessun inserzionista acquisterebbe mai uno spazio pubblicitario su siti simili.
Cosa devono aspettarsi ora le aziende? È un dato di fatto che acquistare uno spazio pubblicitario sui siti xlickbait non fa ottenere il ROI. Non solo per l’esperienza utente scadente che porta gli utenti a uscire dai siti senza guardare gli annunci, poi, apparire su questa tipologia di siti porta anche ad un impatto negativo per la reputazione del Brand.
Per cui, è importante scegliere un portale di valore, che rispetti la pertinenza del contenuto pubblicitario e che riporta informazioni di qualità. 115 milioni persi in spese pubblicitarie su siti clickbait sono tantissimi, non si tratta di soldi sottratti agli investimenti pubblicitari online che potrebbe andare altrove?