La moltiplicazione dei dispositivi mobile, nonché la loro supremazia in termini di traffico rispetto alle classiche soluzioni desktop, ha determinato nuovi quesiti in fase di progettazione. Per le attività di web design, ad esempio, è meglio optare per uno sviluppo responsive per l'accesso via browser, affinché sia compatibile con qualsiasi tipologia di schermo, o è meglio prevedere delle app native?
La risposta a questo dilemma non è semplice: entrano in gioco diversi fattori da tenere in considerazione, dal bacino d'utenza previsto alle modalità di promozione, dai costi all'ampiezza del progetto, dalle necessità di upgrade alle piattaforme di distribuzione. Una soluzione univoca per tutti gli sviluppatori, così adatta a ogni categoria di prodotto, non esiste. Vi sono, però, dei consigli utili per orientare la propria scelta verso l'una o l'altra direzione.
La scelta tra un design responsive e un'app nativa è, negli ultimi tempi, probabilmente il primo quesito che emerge in fase di progettazione. La decisione, però, non può essere affrettata: è importante, infatti, rendere innanzitutto chiari i propri obiettivi, nonché studiare a fondo gli usi possibili e le probabili reazioni degli utenti, per assicurare ai propri clienti la migliore esperienza possibile. Di seguito, alcune indicazioni per entrambe le possibilità.
Design responsive
Il design responsive può rappresentare, nella gran parte dei casi, la soluzione più pratica per ogni esigenza. Permette infatti di sviluppare un unico progetto, capace di adattarsi facilmente a qualsiasi risoluzione e diagonale a schermo, affinché la propria pagina web sia accessibile contemporaneamente da laptop, desktop, tablet, smartphone e molto altro ancora.
Il primo fattore da tenere in considerazione, è la tipologia di prodotto che si andrà a creare: il design responsive, ad esempio, è essenziale per tutti quei progetti - quali un magazine, un portale informativo, un sito di gestione ordini ed e-commerce - che necessitano di aggiornamenti molto frequenti. Questo perché consente di agire in modo istantaneo per ogni questione dovesse manifestarsi in itinere, mentre le applicazioni hanno tempi tecnici più dilungati, dovuti anche alle piattaforme di distribuzione. Oltre alla necessità di dover caricare la versione aggiornata del proprio software sul relativo store, bisogna infatti attendere che gli utenti stessi scarichino l'upgrade sui loro dispositivi.
Altro fattore da considerare è la destinazione d'uso: se non si propongono servizi che siano device-specifici, o che si avvalgano di tecnologie disponibili unicamente su mobile, meglio scegliere il design responsive per contenere i costi. Allo stesso modo, questa opzione deve essere valutata anche quando il progetto, o il prodotto da promuovere, è esterno alle linee guida e alle rigide regole delle piattaforme di distribuzione: è il caso, ad esempio, di spazi web che propongano servizi destinati a un pubblico maggiorenne, non necessariamente a sfondo erotico.
Ancora, gli store potrebbero rifiutare applicazioni che si avvalgono di sistemi di pagamento meno diffusi rispetto ai più comuni in Rete, basti pensare alla recente stretta su Bitcoin e affini. Norme e vincoli sono fra i più disparati, quindi è meglio leggere a fondo la documentazione dei canali di distribuzione più famosi, quali App Store e Play Store, prima di effettuare una scelta.
Applicazioni native
Le applicazioni native, in genere, ottengono grande successo quando si concentrano su funzioni che siano device-specifiche: ad esempio una piattaforma web che si avvalga della geolocalizzazione per fornire un servizio di ristorazione o progetti che necessitano di sfruttare sensori come accelerometro e giroscopio. Rispetto ai siti web responsive, i quali sottendono alle classiche regole dei motori di ricerca, le applicazioni potrebbero avere il vantaggio di una visibilità maggiore, sempre che si riesca a entrare nelle posizioni alte delle classifiche degli store.
Ancora, l'utente è oggi più portato a un'interazione con l'app rispetto al classico browser, anche per la facilità di download e installazione, nonché per il grado di sicurezza maggiore che questo tipo di fruizione garantisce.
Altro fattore che potrebbe far pendere per l'app nativa è la necessità di gestire un gran numero di contenuti multimediali, quali video o fotografie, soprattutto se user-generated. In questo modo, l'utente risulterebbe avvantaggiato nell'accesso non solo alle immagini salvate sul dispositivo, ma anche a fotocamera e altre tecnologie.
Infine, le app native sono ottime per i prodotti altamente monetizzabili, grazie ai circuiti interni di revenue sharing e advertising dei distributori.