Il successo di un sito web si decreta in solo 8 secondi, pronti a ridursi a 6 se si considerano anche i tempi di caricamento della pagina. Sono questi i risultati di una ricerca, commissionata da Microsoft e condotta lo scorso anno in Canada, sulle capacità d'attenzione dell'utente medio della Rete.
Un dato sceso dai 12 secondi dei primi anni 2000, forse dovuto proprio all'abbattimento delle tempistiche di caricamento, che impone ai web designer di affilare tutte le loro armi nella fase di progettazione di un sito web. Una scelta oculata tra la disposizione di immagini, testo, elementi multimediali e grafici che può determinare l'eventuale permanenza del navigatore o, peggio, la sua fuga verso altri lidi, magari della concorrenza.
Ma quali sono i fattori da tenere in considerazione, per aumentare l'interesse dell'utente, proponendo comunque un prodotto elegante, moderno e tutto fuorché ingombrante?
L'analisi dell'attenzione dell'utente in un ambiente digitale è oggi oggetto di diversi studi, dalla psicologia alla neuroscienze, passando per le tecniche di marketing. Non tutti, ovviamente, possono però contare su un pool di esperti di alto livello per la progettazione di un sito web, sia per questioni di costi che di opportunità, eppure esistono delle tecniche di base accessibili anche ai neofiti, capaci di fare la differenza soprattutto in termini di fidelizzazione. Di seguito, qualche consiglio.
Effetto sorpresa
Il primo modo per catturare l'attenzione dell'utente si basa sull'effetto sorpresa, proponendo un design diverso da quanto il navigatore stesso possa attendersi. Un proposito che non corrisponde al sacrificio dell'usabilità e della chiarezza informativa, in favore di una progettazione grafica di eccessivo impatto, bensì basato su piccoli ma fondamentali elementi.
Quando l'utente si collega a un sito web, ad esempio, si attende di trovare un menu di navigazione in alto a destra e un logo in alto a sinistra, quindi blocchi di testo, immagini in successione e colonne laterali per i collegamenti. È sufficiente modificare la posizione di questi oggetti, ad esempio proponendo uno scorrimento laterale dei blocchi anziché verticale, per stimolarne in modo più che sufficiente l'attenzione, il tutto senza snaturarne il design.
Le possibilità sono davvero infinite, dalla definizione di un menu semicircolare in uno dei due angoli superiori fino a uno sfondo dinamico parallasse, affinché si possa raggiungere un livello di differenziazione tale da incentivare la memoria.
Testo
Per sfruttare al massimo gli 8 secondi d'attenzione concessi dall'utente, è necessario che l'homepage del sito non sia occupata da blocchi monolitici di testo. A livello psicologico, infatti, lunghi paragrafi vengono interpretati come difficoltosi e poco attraenti, anche qualora i contenuti fossero semplici e interessanti.
I testi in homepage dovrebbero quindi essere ridotti al minimo, preferibilmente limitati alle funzioni di navigazione oppure a informazioni irrinunciabili, mentre gli approfondimenti dovrebbero essere forniti su pagine secondarie. Questo perché l'interesse del navigatore sarà ormai catturato, predisponendolo più che benevolmente alla lettura anche dei paragrafi più complessi.
Anche in questo caso, tuttavia, è bene spezzettare i blocchi con titoletti intermedi, possibilmente evidenziati graficamente, così come anche con piccoli box di riassunto per chi avesse perso il filo del discorso.
Immagini e contrasto
L'uso di immagini è certamente utile per attirare l'attenzione dell'utente, soprattutto se impiegate come strategia per una landing page. Non è però sufficiente che lo scatto scelto sia di elevata qualità o ritragga un soggetto mozzafiato: per catturare davvero il navigatore è necessario agire per contrasto.
Sembra, infatti, che il cervello umano riesca a ricordare più facilmente le contrapposizioni rispetto alle analogie: è la caratteristica, ad esempio, che in ambito pubblicitario viene sfruttata per generare curiosità sul "prima" e sul "dopo" dall'impiego di un prodotto. Sul fronte del web design, questo scopo potrebbe essere raggiunto con veri e propri ossimori visivi: si pensi all'ormai diffusissima immagine di un cubetto di ghiaccio avvolto dalle fiamme.
Tale contrasto può essere anche semplicemente realizzato con un gioco di colori - ad esempio una tonalità di sfondo opposta a quella prevalente della fotografia - ma anche lavorando sulle emozioni che uno scatto potrebbe suscitare. Sperimentare con ambientazioni insolite, oggetti inseriti in contesti a loro estranei, inquadrature creative e molto altro ancora.
Apprendimento interattivo
Non capita di rado di lanciare un portale le cui funzionalità non risultano immediatamente comprensibili dall'utente, soprattutto quando si propone un servizio che non vede analoghi pregressi. In questo caso, è ovviamente necessario presentarne in homepage il funzionamento, con dei brevi tutorial che possano incentivare il senso di familiarità nel navigatore.
Il modo con cui questa fase di apprendimento viene proposta, tuttavia, può fare la differenza. Istruzioni unicamente testuali, oppure decisamente statiche, non stimolano l'impegno di chi si trova dall'altra parte nello schermo, né la volontà di proseguire nell'apprendimento.
Brevi guide dinamiche e animate, oppure il ricorso a rapidi video, potrebbero invece catalizzare l'attenzione dell'utente. Utilissimi, in questa direzione, risultano le guide a più passaggi, dove si chiede all'utente stesso di ripetere un comando precedentemente mostrato, per accertarne la comprensione.