Abbiamo spesso parlato dello sviluppo software e delle varie metodologie di creazione di applicazioni e servizi. Tuttavia non sempre le terminologie utilizzate dalle aziende sono idonee a descrivere in modo preciso un determinato prodotto. A sottolineare questa "problematica" è Greg Kogan, Growth Consultant per B2B Software.
Di recente Kogan ha scritto un articolo sul suo blog personale dove esamina tutte le terminologie che vengono usate maggiormente per descrivere un servizio o un software.
In particolare pone l'accento su questa serie di parole:
- Veloce.
- Facile.
- Moderna.
- Semplice.
- Potente.
- Flessibile.
Questi aggettivi possono descrivere un software ma trasmettono il messaggio corretto ai potenziali clienti? Kogan ha realizzato varie interviste e ha capito che ci sono alcuni aggettivi che non sono adatti a descrivere un software. Come ad esempio "semplice".
Semplice non ha un significato particolare, un software "semplice" non necessariamente funziona out-of-the-box. Lo stesso vale per un software "veloce", cosa significa esattamente? Che non ha un processo di setup o che lavora velocemente da solo? Mentre un software potente? Vuol dire che ha molte funzionalità? E invece moderno? Rispetto a cosa un software è da considerarsi moderno?
Gli aggettivi e le parole in generale possono avere molteplici significati ed è difficile trasmettere quello giusto ai propri clienti. La "product description" è il primo passo per far si che il cliente scelga un software o un prodotto in generale.
Chi studia pubblicità sa bene che la descrizione di un prodotto non deve comunicare solo ciò che fa o ciò che è, ma deve anche proporre un'esperienza e uno stile di vita. Gli utenti non scelgono un software solo perché è "semplice " o "bello" ma perché da la soluzione ad un determinato problema.
Senza contare che usare sempre le stesse parole non permette di differenziarsi dal resto della concorrenza, rendendo un prodotto difficilmente distinguibile dagli altri.
Quindi per evitare queste problematiche è bene chiedersi bene cosa fa il un software e cosa offre. Per realizzare una buona product description Greg Kogan consiglia di partire sempre da due semplici elementi ovvero "Che cosa è?" e "Che cosa fa?".
Prendiamo ad esempio il caso di Gravity, un progetto che si descrive cosi: "Una soluzione di Kubernetes packaging che elimina le problematiche dell'on-prem deployment"
- Che cosa è?: "Una soluzione di Kubernetes packaging".
- Che cosa fa?: "Elimina le problematiche dell'on-prem deployments".
Come è possibile notare questo software è stato descritto in modo efficace e sono del tutto assenti parole come "moderno", "potente" o "veloce".
Via Greg Kogan