Di GnuPG, lo Gnu Privacy Guard, implementazione libera dello standard OpenPGP definito nello RFC2440, ne avevamo già parlato come di uno dei metodi più semplici e alla portata di tutti per cifrare (e decifrare) e autenticare messaggi e documenti.
A prova di quanto GPG sia vicino all´utente finale, su Linux.com c´è una carrellata non esaustiva di plugin e programmi per l´uso quotidiano di GPG.
Si parte da Seahorse, una GUI per Gnome che guida l´utente dalla creazione della chiave fino al suo utilizzo giornaliero tramite plugin per Epiphany, gEdit e Nautilus. Tutto si può controllare da un´applet del pannello. Seahorse gestisce, inoltre, la pubblicazione della chiava su un key server, come ad esempio keyserver.pgp.com.
Per Firefox c´è l´estensione FireGPG che aggiunge ad ogni campo editabile la possibilità di "gipiggiare" qualunque testo. Sia FireGPG su Firefox che Seahorse su Epiphany permettono di usare GnuPG nelle email web-based.
Se per la propria posta elettronica si preferisce usare un client "normale" non ci sono problemi: Evolution e Kmail, come anche Balsa e Claws supportano nativamente GPG. Per Thunderbird, invece, bisogna spendere qualche click in più e installare Enigmail.
GnuPG si può usare anche nella messaggistica istantanea ma alcuni utenti storceranno il naso a sapere che Pidgin, già Gaim, pur avendo due plugin per la cifratura dei messaggi, non supporta GnuPG. Hanno un po´ più da gongolare gli utenti di Gabber, Kopete e del meno famoso PSI.
E voi, già li firmate i vostri messaggi?