Avevamo già parlato della campagna di fundraising avviata da Pitivi, il video editor, per aggiornarsi in quanto a funzionalità e in quanto ad interfaccia grafica, per una migliore integrazione ed usabilità. Proprio in questi giorni il software ha già finanziato con successo un terzo del totale richiesto, anche grazie a 2500 dollari provenienti dal progetto GStreamer, che ha deciso di girare direttamente a Pitivi una parte del ricavato di anni di Google Summer of Code e GStreamer Conference.
È un ottimo periodo per questi eventi, che mettono alla prova un modello economico tutto nuovo su una categoria che ancora ha tutto da dire all’interno dell’ambito; forse in questo modo l’ecosistema open source (e non solo Linux) riuscirà ad avere un video editor professionale che faccia concorrenza ai blasonati Lightworks, o iMovie.
Chiaramente, gli sviluppatori pubblicizzando il fundraising stanno anche facendo leva sul fatto che il software ha solo bisogno di miglioramenti, e non è da rifare da zero: questo significa che in un tempo ragionevole vedremo le modifiche apportate a Pitivi, senza dover attendere per anni.