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PimEyes: il motore di ricerca facciale rimuove i volti dei minori

PimEyes, il celebre motore di ricerca di riconoscimento facciale ha bloccato le ricerche relative ai volti di bambini e ragazzi.
PimEyes: il motore di ricerca facciale rimuove i volti dei minori
PimEyes, il celebre motore di ricerca di riconoscimento facciale ha bloccato le ricerche relative ai volti di bambini e ragazzi.
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La privacy dei minori va sempre protetta per garantire la loro sicurezza. Tuttavia, con l’avvento dell’intelligenza artificiale possono verificarsi alcuni problemi in merito ciò. L’esempio più recente è PimEyes, il motore di ricerca pubblico che utilizza foto online per generare volti delle persone. Come ha fatto notare il New York Times pochi giorni fa, con un articolo firmato da Kashmir Hill, la piattaforma prendeva in considerazione anche le ricerche sui minori. Dopo la segnalazione del quotidiano statunitense, per correre ai ripari, PimEyes ha deciso di bloccare qualsiasi tipo di ricerca che includa i minori. Come ricorda Hill, il servizio ha già bloccato 200 account per ricerche inappropriate di bambini.

PimEyes: un piccolo passo per una maggiore privacy

Il nuovo sistema di PimEyes che sfrutta l’AI per il rilevamento dell’età e per identificare se una persona è adulta o bambino è in fase di elaborazione. Dopo i test effettuati, il giornalista del NYT ha notato com’è difficile identificare i bambini fotografati da determinate angolazioni. Inoltre, l’intelligenza artificiale non è sempre in grado di rilevare con precisione gli adolescenti. Il CEO di PimEye, Giorgi Gobronidze, ha affermato che avrebbe voluto implementare questo meccanismo di protezione già dal 2021. Tuttavia, l’azienda ha accelerato lo sviluppo della funzionalità dopo che Hill ha pubblicato il suo articolo dedicato all’argomento. Secondo Gobronidze, questa funzionalità potrà essere ancora aiutare dalle organizzazioni per i diritti umani che lavorano per trovare i minori. Dall’altro lato, gli altri utenti standard saranno in grado di visualizzare soltanto immagini di bambini con volti offuscati.

Naturalmente, quello analizzato dal NYT non è l’unico motore di riconoscimento facciale accusato di violazione della privacy. Altre piattaforme simili, come Clearview AI o FaceCheck.Id, hanno mostrato gli stessi problemi. Il blocco delle ricerche relative ai bambini su PimEyes è già un piccolo passo verso una maggiore protezione dei minori. Tuttavia, per adeguare tutti i modelli di AI a rispettare in toto la privacy degli utenti, la strada è lunga.

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