PHP, la nuova era

Sembra strano parlare oggi di una nuova era per PHP, in quanto non sono state presentate, in questo periodo, nuove versioni del popolare linguaggio di scripting (PHP 5.4 arriverà  tra qualche mese), ma in un recente articolo, Juozas Kaziukenas ha parlato ad ampio respiro di una nuova era per i framework basati su questi linguaggio, e da qui parte la nostra riflessione.

Di PHP 5.3, qui in Italia, se ne parlava già  al PHPDay di Verona di 2 anni fa, in cui Rasmus Lerdorf presentà molte delle novità  del linguaggio: a distanza di 2 anni, molto tace, ancora per poco.

Con l'avvento delle nuove major release di Symfony, Zend Framework, CakePHP vedremo un mondo PHP completamente rinnovato: al di la dei framework in sé per sé, gli utilizzatori di tali linguaggio si stanno sempre più dimensionando verso pratiche che, 5 anni fa, sembravano un tabù in questo mondo.

Si praticano sempre più insistentemente le tecniche di refactoring, il testing automatizzato degli applicativi ( con, ad esempio, PHPUnit ), l'utilizzo di dependency injection containers e la separazione tra logica di business e persistenza dei dati.

In Italia, diverse aziende guidano questa transizione, in cui si separa il vecchio strato di programmazione PHP, ancora legato, nell'immaginario, allo smanettone alla nuova era di questo linguaggio, da quello in cui si utilizzano librerie con alta code coverage per connettersi ad una qualsivoglia istanza di un DB non relazionale, come quella realizzata per MongoDB nell'ambito del progetto Doctrine 2.

Insomma, molto del mondo PHP è cambiato e sta cambiando, la sensibilizzazione alla qualità  è stata recepita in molti casi e ci sono diversi casi che possono testimoniare la bontà  delle "nuove" applicazioni PHP.

Voi cosa ne pensate? Vi siete fatti trascinare da questa nuova onda?