Diciamolo subito: non è ancora prontissimo (al momento si parla di "technology preview"), ma Photon sembra molto promettente. Un altro framework PHP, direte? Ebbene sì, ma questo è davvero diverso, molto diverso. Le sue qualità più interessanti sono fondamentalmente due: il fatto di poterlo usare per programmare operazioni asincrone usando il concetto di workers e il fatto di essere (in realtà ) un application server. Non solo dunque il solito insieme di librerie da incollare insieme ma un approccio radicalmente diverso, molto più sistemistico che puramente applicativo.
Photon è composto da tre componenti: un set di librerie PHP che si limitano a offrire un set limitato di funzionalità (da qui il nome di "microframework", appunto), Mongrel2 il gioellino di Zed Shaw, e il gestore di code ZeroMQ. L'approccio dunque è quello del louse coupling: un altro vantaggio di un sistema del genere è infatti la possibilità di integrarlo abbastanza facilmente con altri componenti che non siano scritti in PHP. Molto interessante, dunque; da tenere d'occhio.