In tutto il mondo la comunità opensource si è interrogata (e si sta interrogando) su quello che, da molte settimane, è diventato un tormentone mediatico per tutta la stampa del settore.
Microsoft, con mosse a sorpresa, ha stipulato accordi con alcune software house linux: Novell, Xandros, LG Electronics, (che probabilmente saranno seguite da altre) che accettano l´accordo in cambio di consistenti somme di denaro e rispettiva immunità su eventuali violazioni di brevetti.
I contratti prevedono cooperazioni per rendere interoperabili i sistemi in vari settori; dalla virtualizzazione, che permetterà di fare girare linux dentro windows (o viceversa), alla completa compatibilità dei formati per office e altre applicazioni e prevedono anche la possibilità si vendere prodotti linux da parte di microsoft.
La cosa fa naturalmente riflettere e si rimane spiazzati da questa nuova strategia Microsoft.
Leggendo la conferenza stampa dell´annuncio le ipotesi sulle effettive finalità di questa operazione commerciale si ampliano a dismisura.
In questi anni siamo passati dall´essere considerati una nullità a un "cancro" e adesso promossi a un fenomeno economico allettante.
Le ipotesi che vengono in mente sono tante perché resta difficile da credere che un azienda che ha come finalità quella di vendere i proprio software si metta a sponsorizzare e proporre altri sistemi operativi.
Qualche esempio:
- Microsoft preso atto dell´espansione di linux (specie nel settore enterprise) decide di non fare la guerra e si allea con il concorrente per rendere compatibili i sistemi per avere, quindi, la possibilità di sfruttare economicamente anche quei settori con la capacità di vendere il proprio software anche per piattaforme diverse
- Microsoft stipula alleanze con alcune delle distribuzioni (con forte propensione commerciale) per spingere quel modello di business a discapito di quelle "free", tipo debian, che non vende, tassativamente, nessun prodotto commerciale. In una seconda fase poi potrebbe aggredire con la fantomatica storia del furto di brevetti
Comunque vadano le cose e qualunque sia la verità l´opinione dei più è che tutto questo non faccia bene alla comunità. La versione 3 della General Public License, che verrà rilasciata a giorni, sembra voler limitare questo tipo di operazioni in futuro.