Il mondo che viene descritto nei film molto spesso non corrisponde alla realtà ed è bene che sia così anche e soprattutto per quel che concerne il discorso password. Nella maggior parte delle pellicole cinematografiche che hanno in qualche modo a che vedere con la cybersicurezza emerge infatti che le password impiegate sono troppo semplici da indovinare. Ergo, meglio non prendere spunto dal cinema per determinate cose.
Password: nei film sono troppo semplici da indovinare
Lo scenario in questione emerge da un report recentemente stilato da ExpressVPN, nota azienda che si occupa della distribuzione dell'ottimo e omonimo servizio di VPN.
Più precisamente, per ragioni meramente legate alla narrazione e al suo ritmo, nelle storie che vengono raccontante nei film c’è sempre un indizio sulla scrivania che porta a risolvere l’enigma. Nella realtà, invece, è bene non fornire questo genere di informazioni di cybercriminali, visto e considerato che armi e le tecniche di cui possono fruire sono già abbastanza evolute. Qualche esempio pratico lo si trova in film quali Batman & Robin, Sherlock, Mr Robot e The Office.
Considerando che le conseguenze di una violazione o di una compromissione possono essere decisamente disastrose e che molto spesso ci si rendere conto della cosa solo troppo tardi, il suggerimento generale è quello di evitare password del tipo “123456”, il compleanno e i nomi dei figlio di parenti stretti. Bisogna piuttosto scegliere sempre qualcosa di sufficientemente complesso, magari affidandosi a un password manager per generare e tenere al sicuro tutte le proprie password. Inoltre, non va mai usata la stessa parola chiave per più siti e piattaforme.