In una realtà Web sempre più dinamica in ogni singolo dettaglio, dal codice back-end ai controlli front-end, esiste ancora spazio, oggi, per le pagine HTML statiche?
Oggigiorno, nel proseguire di un percorso iniziato molti anni fa, il Web è diventato quasi esclusivamente "dinamico": gli sviluppatori (di qualsiasi livello) e i designer non ci pensano due volte prima di lanciarsi su strumenti di Content-Managment-System (CMS), quali ad esempio il dominatore WordPress o simili.
Come dargli torto: le loro funzionalità e la flessibilità offerta rendono la produzione di siti Web "data-driven", anche complessi e di grandi dimensioni, più facile che mai.
Tuttavia, gli sviluppatori di lungo corso ricorderanno bene i tempi in cui le pagine HTML statiche erano lo standard nel campo dello sviluppo Web. Nonostante le enormi potenzialità di questo linguaggio di markup, sviluppare siti leggermente più complessi del classico "sito vetrina" diventava un compito estenuante: ad esempio, a qualsiasi modifica di una parte del layout, occorreva una cascata di modifiche a tutte le altre pagine del sito, il tutto per ogni modifica effettuata.
Senza contare che l'HTML è stato utilizzato per compiti NON suoi, come il leggendario uso dei tag table, tr e td per costruire interi layout, o gli attributi di styling inline che fortunatamente sono diventati anch'essi leggenda con l'avvento di HTML 5. Grazie alla diffusione di strumenti sempre più raffinati, mirati e precisi, come il linguaggi server-side, l'evoluzione del CSS, i tool AJAX, le librerie Javascript (di prima e di seconda generazione), i formati XML, JSON, i framework front e back end e le nuove specifiche standard W3C, i tempi del vecchio HTML statico sono ormai storia.
Nonostante ciò, in una recente discussione online tra sviluppatori, ho trovato ancora molti sostenitori delle pagine HTML statiche, che per la parte a favore, andrebbero ANCORA utilizzate al verificarsi di determinate condizioni, quali:
- il sito Web NON necessita di funzionalità CMS. E' l'esempio di siti vetrina, portfolio o siti rappresentativi di poche pagine. Usare WordPress in questi casi è la comunque la norma, ma il 90% delle sue funzionalità non sono praticamente richieste;
- il cliente non necessita di un pannello di amministrazione o di un database. Uno dei più ovvi vantaggi di un CMS, è appunto la gestione dei pannelli di amministrazione e login. Quando questa non è richiesta, molte delle sue funzionalità vengono bypassate. Stesso discorso per la generazione di contenuti dinamici basati sul recupero dati da un database.
Esiste poi la possibilità di generare dinamicamente pagine statiche con i cosiddetti Static Site Generators (SSG), l'hosting serverless e le funzioanlità del Sloud. In questo modo, nei casi sopracitati, il Web diventa uno spazio meno "pesante".
A mio avviso, tornare nella logica delle pagine HTML statiche potrebbe rappresentare una follia, a meno che non si ragioni da sviluppatore in chiave moderna. Senza abusare inutilmente dei CMS e delle nuove tecnologie, in tutte le tipologie di sviluppo indicate nel post, è sicuramente possibile trovare il golden mean anche in questo senso.
E voi, che ne pensate al riguardo? Le pagine HTML statiche sono una soluzione definitivamente sepolta, o hanno ancora vita possibile?