Ad ulteriore conferma della vittoria di Google nella discussa causa contro Oracle, il giudice William Alsup ha stabilito che la struttura, la sequenza e l´organizzazione delle 37 API Java coinvolte nel processo non possono essere protette da copyright. Da un estratto della sentenza, riportato su Groklaw:
Al contrario di Oracle, la legge sul copyright non conferisce la proprietà su tutti i metodi per implementare una funzione o una specifica, non importa quanto creativa possa essere l´implementazione o la specifica protetta da copyright.
E ancora:
Il Copyright Act conferisce la proprietà solo sul modo specifico in cui l´autore ne scriva la sua propria versione. Gli altri sono liberi di scrivere la propria implementazione per raggiungere la funzione identica. Idee, concetti e funzioni non possono essere monopolizzate dal copyright.
Una sonora sconfitta per Oracle, che proprio sulla violazione del copyright aveva segnato il primo punto nel processo. L´unica violazione di cui si ha notizia è la copia di una funzione - nove righe di codice, per altro già rimosse - per le quali è previsto un rimborso quantificato in 150.000 dollari. Il portavoce di Oracle, sul Wall Street Journal ha dichiarato tuttavia che ci sarà un ricorso in appello in quanto questa sentenza "rende ancora più difficile la difesa dei diritti sulle proprietà intellettuali".