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OpenAI vittima di un tentato attacco hacker di un gruppo cinese

Il gruppo responsabile ha utilizzato una strategia di phishing, presentandosi come un utente di ChatGPT e inviando email di supporto ai dipendenti di.
OpenAI vittima di un tentato attacco hacker di un gruppo cinese
Il gruppo responsabile ha utilizzato una strategia di phishing, presentandosi come un utente di ChatGPT e inviando email di supporto ai dipendenti di.
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OpenAI, azienda all’avanguardia nell’intelligenza artificiale, ha recentemente rivelato di essere stata bersaglio di un tentativo di phishing attribuito a un gruppo con presunti legami con la Cina. Questo attacco ha riportato al centro dell’attenzione il tema della sicurezza informatica, in particolare per le imprese statunitensi che operano nel settore tecnologico avanzato.

Il gruppo responsabile, noto come SweetSpecter, ha utilizzato una sofisticata strategia di phishing, presentandosi come un utente di ChatGPT e inviando email di supporto ai dipendenti di OpenAI. Queste email includevano allegati pericolosi, progettati per installare malware sui dispositivi delle vittime. Una volta aperti, gli allegati avrebbero permesso agli attaccanti di accedere a informazioni sensibili, catturando schermate e rubando dati riservati.

Fortunatamente, OpenAI è riuscita a intercettare l’attacco prima che potesse causare danni. Le rigide misure di sicurezza già in essere hanno consentito all’azienda di bloccare le email malevole prima che potessero raggiungere le caselle di posta dei dipendenti. Inoltre, l'azienda ha prontamente informato le persone coinvolte, garantendo una rapida risposta all’incidente e prevenendo la diffusione del malware.

Un attacco che dimostra concorrenza e competizione

Questo tentativo di attacco evidenzia le sfide crescenti che le imprese nel campo dell’intelligenza artificiale devono affrontare, soprattutto in un contesto geopolitico complesso come quello attuale.  La concorrenza tra Stati Uniti e Cina nel settore dell’IA si intensifica, e con essa aumentano anche i rischi legati allo spionaggio industriale e al furto di proprietà intellettuale.

Non è la prima volta che aziende americane vengono prese di mira da gruppi associati a interessi stranieri, e questo nuovo episodio dimostra come il settore dell’IA sia particolarmente vulnerabile. La divulgazione da parte di OpenAI serve da monito per le altre aziende che operano nello stesso ambito, sottolineando l’importanza di rafforzare costantemente le difese contro possibili attacchi informatici.

La competizione globale nel campo dell’intelligenza artificiale richiede infatti che la protezione dei dati e della proprietà intellettuale sia una priorità assoluta per garantire la sicurezza e la competitività a lungo termine.

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