Miles Brundage, noto ricercatore nel campo delle politiche sull’intelligenza artificiale e senior advisor del team AGI readiness di OpenAI, ha recentemente annunciato la sua decisione di lasciare l'azienda. Attraverso un post su X e un saggio pubblicato sulla sua newsletter, Brundage ha spiegato che intende continuare la sua attività di ricerca e advocacy nel settore no-profit, dove avrà maggiore libertà di pubblicare i suoi studi.
Brundage ha ammesso che la decisione di lasciare OpenAI non è stata facile, poiché l’organizzazione offre opportunità di grande impatto, soprattutto in un momento cruciale come questo. Tuttavia, ha sottolineato che OpenAI ha bisogno di persone impegnate a sostenere una cultura di decisioni rigorose, soprattutto riguardo lo sviluppo e il deployment delle tecnologie, compreso l’uso interno di queste.
Con la sua partenza, la divisione di ricerca economica di OpenAI, che faceva parte del team AGI readiness, sarà integrata sotto la guida del nuovo capo economista, Ronnie Chatterji. Il team AGI readiness, invece, è destinato a essere smantellato, con i suoi membri distribuiti in altre divisioni dell'azienda. Joshua Achiam, responsabile dell'allineamento della missione, erediterà parte dei progetti di AGI readiness.
Le dichiarazioni di un portavoce di OpenAI
Un portavoce di OpenAI ha dichiarato che l'azienda sostiene pienamente la decisione di Brundage di proseguire le sue ricerche al di fuori del settore commerciale, e ha espresso profonda gratitudine per il suo contributo. Secondo il portavoce, il nuovo percorso di Brundage gli permetterà di avere un impatto più ampio nel campo delle politiche sull’IA, e OpenAI è entusiasta di seguire il suo lavoro.
Brundage, che aveva iniziato a lavorare per OpenAI nel 2018, ha giocato un ruolo centrale nello sviluppo di strategie responsabili per l’utilizzo dei sistemi di generazione linguistica come ChatGPT, oltre a guidare iniziative come il red teaming esterno e la stesura dei primi report sui limiti e le capacità dei modelli di intelligenza artificiale.
Questa partenza si inserisce in un periodo di difficoltà per OpenAI, che ha visto altre figure di spicco lasciare l'azienda. Inoltre, l’azienda è stata recentemente al centro di critiche da parte di ex dipendenti, che l’accusano di dare priorità ai prodotti commerciali rispetto alla sicurezza dell'IA.