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OpenAI potenzia ChatGPT: ora ricorderà le conversazioni più vecchie

OpenAI lancia la memoria a lungo termine per ChatGPT, offrendo personalizzazione avanzata e interazioni più fluide.
OpenAI potenzia ChatGPT: ora ricorderà le conversazioni più vecchie
OpenAI lancia la memoria a lungo termine per ChatGPT, offrendo personalizzazione avanzata e interazioni più fluide.
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Il mondo dell’intelligenza artificiale conversazionale sta vivendo un momento di svolta con l’introduzione della memoria a lungo termine in ChatGPT. Questa nuova funzionalità, sviluppata da OpenAI, permette al sistema di ricordare dettagli delle interazioni precedenti, migliorando la personalizzazione delle risposte senza richiedere input espliciti da parte degli utenti.

La memoria avanzata di ChatGPT si articola in due componenti principali: i “ricordi salvati”, che gli utenti possono selezionare manualmente, e gli “insight storici”, generati automaticamente dall’AI per ottimizzare le risposte future. Questa caratteristica, già sperimentata in forma limitata nel 2022, è stata ora ampliata significativamente per offrire un’esperienza utente più adattiva e personalizzata.

Tuttavia, questa innovazione non è priva di limitazioni. Gli utenti residenti nell’Unione Europea, nel Regno Unito e in altri paesi europei non potranno accedere a questa funzione, a causa delle normative stringenti che regolano l’intelligenza artificiale in questi territori. OpenAI ha espresso preoccupazioni su queste regolamentazioni, considerandole un ostacolo all’innovazione tecnologica.

Questa funzione sarà opzionale

Per quanto riguarda la disponibilità, la memoria avanzata è attualmente riservata agli abbonati Pro, che pagano un canone mensile di 200$. Presto, però, sarà estesa agli utenti Plus (20$ al mese), e successivamente ai piani Team, Enterprise ed Edu. Resta incerta l’implementazione per gli account gratuiti, limitando così l’accesso a una parte significativa degli utenti.

Un aspetto cruciale di questa funzione è la sua completa opzionalità. Gli utenti possono disattivarla attraverso le impostazioni o scegliere una modalità temporanea per evitare che determinate conversazioni vengano memorizzate. Questa flessibilità è stata accolta positivamente dalla comunità, poiché garantisce un maggiore controllo sui dati personali.

La competizione nel settore si fa sempre più serrata. Google, ad esempio, ha lanciato il chatbot Gemini, anch’esso progettato per offrire risposte personalizzate in base alle preferenze individuali. Questo dimostra come la personalizzazione sia diventata un elemento chiave per le principali aziende tecnologiche, sebbene persistano interrogativi riguardo alla protezione dei dati e all’etica nell’uso delle informazioni raccolte.

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