OpenAI ha recentemente modificato la propria pagina dedicata alle politiche sull’utilizzo dei suoi prodotti. Agli utenti di ChatGPT, DALL-E e altri tool è ora vietato utilizzare gli strumenti di OpenAI per impersonare candidati o istituzioni. Gli utenti non possono nemmeno utilizzare tali strumenti per campagne o attività di lobbying, per scoraggiare il voto o travisare il processo di voto. Oltre ad essere più risoluta nelle sue politiche sulla disinformazione elettorale, OpenAI prevede anche di incorporare le credenziali digitali della Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA) nelle immagini generate da DALL-E “all’inizio di quest’anno”. Il sistema di credenziali digitali codificherebbe le immagini con la loro provenienza, rendendo di fatto molto più semplice identificare le immagini generate artificialmente senza dover cercare dettagli che indicano la manipolazione. Attualmente anche Microsoft, Amazon, Adobe e Getty stanno collaborando con C2PA per combattere la disinformazione attraverso la generazione di immagini AI.
OpenAI: l’AI potrebbe essere un serio rischio per la democrazia
OpenAI collaborerà anche con NASS (National Association of Secretaries of State) per indirizzare gli utenti verso la piattaforma CanIVote.org. Si tratta infatti di una delle migliori autorità su internet con informazioni su dove e come votare negli Stati Uniti. Infine, ChatGPT si sta integrando sempre più con le fonti di informazione esistenti: ad esempio, gli utenti inizieranno ad avere accesso alle notizie in tempo reale a livello globale, inclusi attribuzione e collegamenti. La trasparenza sull’origine delle informazioni e l’equilibrio nelle fonti di notizie possono aiutare gli elettori a valutare meglio le informazioni e a decidere da soli di cosa possono fidarsi.
Bisogna però considerare che una delle migliori soluzioni contro la disinformazione è l’alfabetizzazione mediatica. Ciò significa mettere in discussione ogni notizia o immagine che sembra troppo bella per essere vera. Se ChatGPT dovesse mostrare qualcosa di strano, gli utenti potrebbero almeno fare una rapida ricerca su Google. Il 2024 non è soltanto l’anno delle elezioni negli Stati Uniti. Sono infatti previste anche le elezioni europee, in Portogallo, Austria, Gran Bretagna, Belgio, Russia e non solo. Se l’AI venisse utilizzata in modo scorretto, questa potrebbe essere un grande rischio per molti paesi. Le accortezze di OpenAI sono già un buon segno per la trasparenza e per la democrazia in generale.