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OpenAI include il modello o1 nella sua API, ma non per tutti

Il nuovo modello OpenAI o1 potenzierà ulteriormente l’API della piattaforma, ma è accessibile soltanto agli sviluppatori di livello 5.
OpenAI include il modello o1 nella sua API, ma non per tutti
Il nuovo modello OpenAI o1 potenzierà ulteriormente l’API della piattaforma, ma è accessibile soltanto agli sviluppatori di livello 5.
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Non si può negare che il 2024 sia stato l'anno dell'intelligenza artificiale. Nel corso dei mesi si è assistito all'emergere di strumenti come Sora, SearchGPT e Gemini 2 da parte di importanti attori della tecnologia. Di recente, OpenAI si è unita alla mischia con il suo ultimo modello, o1. Secondo l’azienda, o1 eccelle nell'affrontare compiti complessi come matematica, codifica e ricerca scientifica, concentrandosi su argomenti impegnativi. Nelle scorse ore OpenAI ha annunciato che questo modello di ragionamento "super-intelligente" è ora disponibile tramite la sua API. Tuttavia, c'è un piccolo problema. Al momento è accessibile solo ad alcuni sviluppatori. Nello specifico, o1 sta distribuendo agli sviluppatori nella categoria di utilizzo "livello 5" di OpenAI. Per qualificarsi per il livello 5, gli sviluppatori devono aver speso almeno 1.000 dollari sulla piattaforma. Inoltre, devono avere un account che ha più di 30 giorni dal loro primo pagamento.

OpenAI: le nuove funzionalità introdotte da o1 nell’API

Questa release sostituisce il precedente modello o1-preview nell'API OpenAI. OpenAI afferma che o1 è pronto per la produzione e offre svariate funzionalità. Tra queste vi sono le chiamate di funzione, che collegano senza problemi o1 a dati e API esterne. Inoltre, vi sono gli output strutturati, che generano risposte che aderiscono in modo affidabile allo schema JSON personalizzato dell’utente. Non mancano i messaggi per sviluppatori. Ciò serve a specificare istruzioni o contesto che il modello deve seguire, come la definizione di tono, stile e altre linee guida comportamentali.

Il modello introduce anche la capacità di visione. Riesce a ragionare sulle immagini per sbloccare molte più applicazioni in ambito scientifico, manifatturiero o di codifica, dove gli input visivi sono importanti. Vi è poi minore latenza. o1 utilizza in media il 60% in meno di token di ragionamento rispetto a o1-preview per una determinata richiesta. Infine, è stato incluso un nuovo parametro API reasoning_effort che consente di controllare per quanto tempo il modello pensa prima di rispondere.

Questi miglioramenti mirano a fornire agli sviluppatori uno strumento più efficiente e versatile per la risoluzione di problemi complessi. o1 di OpenAI rappresenta un significativo progresso nelle capacità di ragionamento dell'AI, allineandosi con il passaggio del settore verso modelli di AI "a lungo termine" che deliberano più a fondo prima di rispondere. Ad oggi, l'accesso iniziale è limitato. Tuttavia, OpenAI prevede di espandere la disponibilità in futuro, consentendo potenzialmente a una gamma più ampia di sviluppatori di sfruttare le capacità di ragionamento avanzate di o1.

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