Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, è attualmente impegnato in complesse trattative con Microsoft per rivedere i termini della loro collaborazione, che ha finora raggiunto un valore di 14 miliardi di dollari. Uno degli aspetti centrali di queste negoziazioni riguarda la definizione di "Intelligenza Artificiale Generale" (AGI). Nell'accordo esistente tra le due aziende, l'AGI viene descritta come un sistema capace di generare profitti per 100 miliardi di dollari.
Questo parametro non è soltanto teorico, ma ha implicazioni concrete: qualora OpenAI riuscisse a raggiungere tale obiettivo, potrebbe modificare alcuni degli accordi attualmente in vigore con Microsoft. Tra questi, vi è l'esclusività nell'utilizzo delle infrastrutture cloud di Microsoft e la condivisione del 20% dei ricavi generati.
OpenAI, che prevede di generare 4 miliardi di dollari di fatturato nel 2024, sta valutando una trasformazione strutturale da organizzazione no-profit a un modello for-profit, per sfruttare appieno il potenziale di crescita economica dell’intelligenza artificiale. Questo cambiamento è parte delle ragioni che spingono Altman a rivedere i termini della partnership con Microsoft.
Altri nodi cruciali della trattativa fra OpenAI e Microsoft
Un altro nodo cruciale delle trattative è rappresentato dalle quote di partecipazione che Microsoft detiene in OpenAI. Entrambe le parti stanno cercando un nuovo equilibrio che rifletta le ambizioni crescenti di OpenAI e l'importanza strategica della collaborazione per Microsoft.
La definizione di AGI rimane un elemento chiave delle discussioni, poiché influenzerà il futuro del rapporto tra le due aziende. Microsoft potrebbe spingere per una definizione più inclusiva, che garantisca un maggiore controllo sugli sviluppi futuri, mentre OpenAI potrebbe voler adottare criteri più stringenti, per assicurarsi maggiore flessibilità e opportunità di uscita dagli accordi.
Questi negoziati evidenziano l’evoluzione rapida del settore dell’intelligenza artificiale e la necessità di stabilire accordi chiari e bilanciati in un panorama sempre più competitivo e in costante mutamento. La posta in gioco è alta, poiché il futuro della partnership tra OpenAI e Microsoft potrebbe definire nuovi standard per l’industria tecnologica globale.
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