La Cina sta indagando su NVIDIA per presunte violazioni delle norme antitrust. A riportare la notizia sarebbe stata la redazione di Bloomberg. L’azienda sarebbe accusata di non avrebbe rispettato le condizioni stabilite durante l'approvazione cinese per l'acquisizione, nel 2020, della società israeliana Mellanox, specializzata in hardware di rete, per 6,9 miliardi di dollari. Il governo cinese avrebbe infatti approvato l'acquisizione in cambio di diversi impegni da parte della società. Tra le altre cose, NVIDIA e Mellanox avevano promesso che avrebbero condiviso informazioni sui nuovi prodotti con i rivali dell’azienda entro 90 giorni dal rilascio. Allo stesso modo, NVIDIA ha anche accettato di consentire ai produttori di chip cinesi di testare i loro prodotti con la tecnologia di Mellanox per assicurarsi che funzionassero bene.
NVIDIA: indagine antitrust parte del “conflitto economico” USA-Cina
Nvidia si trova attualmente in una posizione scomoda, poiché Washington ha implementato restrizioni sui produttori di semiconduttori, tra cui NVIDIA. Infatti, le aziende statunitensi non possono vendere i loro chip AI più avanzati alle aziende cinesi. Ciò ha portato a ritorsioni da parte del governo cinese. Ad esempio, la Cina ha vietato alcune vendite di prodotti Micron a seguito di un'indagine sulla sicurezza informatica. La recente indagine sembra essere l'ultima svolta nel “conflitto economico” in corso che oppone Cina e Stati Uniti su tecnologie chiave. Tra queste vi sono ad esempio le GPU avanzate per l'addestramento e l'inferenza dell'intelligenza artificiale generativa.
Gli analisti finanziari stimano che le prime 7 grandi aziende tecnologiche registreranno una crescita degli utili del 18% nel 2025. Ma se si esclude NVIDIA da quel gruppo, gli utili cresceranno solo del 3% nel 2025. Ciò dimostra quanto sia diventata importante l'intelligenza artificiale per la crescita economica. La scorsa settimana, l'amministrazione Biden ha annunciato divieti commerciali più ampi sulle tecnologie avanzate, con particolare attenzione ai chip che possono essere utilizzati per equipaggiamenti militari e intelligenza artificiale. Ad oggi non è chiaro quale sarà l’esito dell’indagine antitrust che coinvolge NVIDIA. La risposta arriverà con buona probabilità nei primi mesi del 2025.