Mi è capitato ultimamente di provare la versione 2 di Normalize.css, alternativa al famoso CSS Reset di Eric Meyer, le cui ultime minor release lo rendono sempre più conforme agli standard HTML5 e al supporto dei più recenti browser.
Avendolo usato soltanto in versione 1 più di 1 anno fa, devo riconoscerne una migliorata resa in partenza e una considerazione nel dualismo con l'altro Reset.
In realtà le due soluzioni non sono mai state identiche: CSS Reset ha sempre optato per un azzeramento totale di tutte le proprietà degli elementi, Normalize si è mantenuto su un approccio più semplice lasciando inalterata la formattazione di base di molti elementi (soprattutto di testo) e modificare solo ciò che potrebbe creare diversità nel layout.
Questa filosofia produce una minore ereditarietà a cascata, tipica del CSS Reset e visualizzabile tramite un pannello stile Firebug, e a volte una minore necessità di intervento sul codice (es: la riformattazione base di UL e LI azzerate dal CSS Reset). Il peso iniziale di Normalize (1Kb) può essere quindi ammortizzato senza troppa fatica.
È chiaro che entrambe le soluzioni di Reset sono solo punti di partenza, che tutti gli elementi HTML potranno essere piegati al nostro volere grafico, che entrambi possono essere usati come modello da riadattare ai propri gusti o incorporati così come sono e poi sovrascritti, ma qualche approccio può cambiare. Il rendering base di elementi HTML5, la loro correzione di visualizzazione in alcuni casi e la minore necessità di codice potrebbero spingere più d'uno a riconsiderare l'incipit del proprio CSS, o a trovare, perché no, un ibrido fra Normalize e CSS Reset.