Il 3 gennaio L’ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente internazionale che si occupa dell’assegnazione degli indirizzi IP e della gestione del sistema dei nomi a dominio di primo livello (Top-Level Domain), ha dato via al processo di rinnovo del Registry Agreement con VeriSign inerente i domini .com.
L'ICANN e VeriSign starebbero valutando la possibilità di rimuovere la clausola di price cap che assicurano la stabilità dei prezzi per questo particolare tipo di suffissi.
La proposta di rinnovo del Registry Agreement è partita in seguito ad una delibera del governo USA del 26 ottobre 2018. I domini .come, infatti, sono regolati anche da un particolare Cooperative Agreement tra il Dipartimento del Commercio USA e VeriSign. In buona sostanza il governo statunitense ha il potere di influenzare la gestione dei nomi a dominio .com.
La delibera del Dipartimento del Commercio USA ha sostanzialmente permesso a VeriSign di richiedere a ICANN la rimozione della clausola di price cap. Durante il 2019 ICANN e VeriSign si sono dunque confrontate e hanno concordato alcuni emendamenti all'accordo attuale. Prima di approvare tali modifiche il consiglio direttivo di ICANN è però obbligato ad aprire un dibattito pubblico, della durata di 30 giorni, in modo da poter raccogliere i feedback della community.
Il dibattito pubblico terminerà ufficialmente il 14 febbraio. Dopodiché ICANN avrà tempo fino al 6 marzo per analizzare i feedback ricevuti e decidere se approvare o rigettare la proposta fatta da VeriSign.
In questi giorni Namecheap, nota azienda di Web hosting e registrar di domini accreditata dall’ICANN, ha pubblicato un comunicato stampa dove critica apertamente l'ipotesi dell'eliminazione del price cap. A suo parere infatti la rimozione di tale limite porterà ad un aumento esponenziale del costo dei domini .com, dunque solo le aziende più strutturate potranno permettersi l’acquisto o il rinnovo.
Inoltre, sempre secondo Namecheap, il nuovo accordo darebbe a VeriSign il potere di diventare un rivenditore diretto di domini .com, permettendogli quindi di controllare direttamente il mercato di tali estensioni scalzando le altre aziende presenti nel settore.
ICANN sta ancora valutando la questione e non è escluso che il 6 marzo decida di rivedere ulteriormente le modifiche del Registry Agreement con VeriSign.
Via Namecheap