Un recente video di John Mueller ha creato non pochi dibattiti in Rete, con un accenno al discorso della velocità di caricamento delle pagine forse non più utile ai fini del ranking. La frase in questione può essere ascoltata qualche secondo dopo il minuto 46. In realtà non c'è nulla di certo, nè è stata anticipata alcuna notizia reale, anche se più di un sospetto evidentemente l'ha generato.
Una sommaria trascrizione di quell'intervento ci fa sapere che:
I don’t know how much of that [the speed of a page] is still used at the moment. So we do say we have a small factor in there for pages that are really slow to load where we take that into account. But I don’t know how much that’s actually still a problem in ranking.
Una frase grossomodo traducibile con "non so quanto questo algoritmo sia ancora usato. Possiamo dire che abbia ancora un piccolo impatto su pagine molto lente, ma non so per quanto ancora sarà un problema per il ranking". Forse andrebbe dato il giusto peso ad una frase che sembra più una considerazione, detta in una situazione colloquiale.
E' vero che ogni "respiro" proveniente da casa Google viene ormai recepito con timore reverenziale misto a paura, viste le conseguenze che certi update hanno avuto su tanti siti Web; ma si potrebbe considerare il "fattore velocità" un elemento da tenere sott'occhio a prescindere dall'impatto che possa avere o meno sul posizionamento.
Una pagina lenta potrebbe far desistere un visitatore dall'attendere il caricamento ed indurlo a "flirtare" con il tasto back. Potrebbe impattare negativamente sulla user experience, facendo perdere conversioni. Non ultimo, potrebbe aumentare la frequenza di rimbalzo e quindi, di rimando, far perdere ranking.