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Netflix chiude le porte alle app di terze parti

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Netflix ha chiuso definitivamente l’accesso alle sue API da parte delle applicazioni di terze parti, una scelta che non farà piacere agli sviluppatori impegnati in tal senso ma che per la società si giustifica con la scarsa popolarità del servizio nel corso del tempo.

Le API pubbliche di Netflix potevano sin qui essere utilizzate per accedere ai metadati presenti nell’enorme database di contenuti audiovisivi gestito dal popolare servizio di streaming telematico, un meccanismo poi sfruttato dalla stessa società per le sue App proprietarie dedicate ai dispositivi di home theater e non solo.

E proprio nella discrepanza tra il numero di richieste ricevuto dalle API private rispetto a quelle pubbliche nascerebbe la decisione di chiudere la porta a (quasi) tutte le App di terze parti: Netflix spiega che le API private ricevono 5 miliardi di richieste di informazioni in un solo giorno, mentre quelle pubbliche impiegherebbero 11 anni per raggiungere lo stesso livello di traffico.

Le App programmate per sfruttare le API pubbliche di Netflix sono quindi destinate a restituire un errore HTTP 404 all’utente, anche se la regola non vale esattamente per tutti: la società ha stretto accordi con alcuni partner selezionati (NextGuide, Yidio, Fanhattan, Can I Stream It..) per garantire loro l’accesso continuato al suo archivio di dati.

Via | Gigaom

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