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Nero 7: Media World é nel torto

Il Tribunale ha emesso la sua sentenza: MediaWorld è nel torto e non può vendere sottocosto Nero 7. MAN, distributore ufficiale di Nero per l'Italia, vince dunque la causa
Il Tribunale ha emesso la sua sentenza: MediaWorld è nel torto e non può vendere sottocosto Nero 7. MAN, distributore ufficiale di Nero per l'Italia, vince dunque la causa
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Il Tribunale ha chiuso il caso di cui avevamo parlato a suo tempo in riferimento alla vendita sottocosto di Nero 7.

Qui di seguito quanto contenuto nel comunicato ufficiale rilasciato da MAN.

Con i comunicati del 3 e del 4 novembre, la MAN aveva fatto presente che la condotta di Media World, consistente nella vendita del prodotto Nero 7 Premium ad un prezzo fuori mercato, ed addirittura sottocosto, costituiva una violazione della normativa vigente in materia di vendita sottocosto e integrava gli estremi della concorrenza sleale, a danno del produttore, del distributore, dei rivenditori e degli stessi utenti finali. Peraltro, nel corso del procedimento è emerso, per esplicita dichiarazione da parte di Media World, che il software Nero 7 era stato acquistato presso la Koch Media, la quale a sua volta lÂ’aveva venduto ad un prezzo sottocosto in virtù di presunte penali applicate da parte di Media World. A cià non ha creduto lÂ’organo giudicante che, su tale punto, ha evidenziato che i rilievi sollevati da Media World circa i rapporti interni con Koch Media “danno corpo alla tesi della ricorrente (MAN, n.d.r.) dellÂ’adozione di una ragionata strategia commerciale, preordinata al danneggiamento dellÂ’esclusivista (vale a dire a danno di MAN, n.d.r.)”
Non essendo la Koch Media un distributore autorizzato alla vendita di Nero 7, il responsabile acquisti di Media World era stato invitato ad approvvigionarsi presso gli attuali distributori ufficiali, però, non solo lÂ’invito è rimasto inascoltato, ma Media World ha anche dato luogo a questi eventi che sono stati qualificati dalla casa madre tedesca Nero AG come “dumping”. Pertanto, vista lÂ’indifferenza della Media World alla richiesta di interrompere le vendite sottocosto, non è restato altro che richiedere un provvedimento dÂ’urgenza al Tribunale.

Interessante inoltre l'intervento dell'avv. Stefano Maria Russo, legale MAN:

Nel caso di specie il Tribunale ha ben colto lÂ’attività  di concorrenza sleale posta in essere da Media World, evidenziando come la vendita sottocosto, e comunque la vendita al di sotto dei prezzi di mercato, se accompagnata, come nel caso in esame, da una incisiva campagna pubblicitaria effettuata in settori specialistici, costituisce atto contrario alla correttezza professionale poiché, attraverso lÂ’abbassamento del prezzo di vendita al di sotto del prezzo di acquisto o di mercato, il concorrente sleale orienta artificiosamente le scelte della clientela ed altera il regolare svolgimento dellÂ’attività  di mercato. Vorrei evidenziare, inoltre, come si siano creati errati convincimenti nel pubblico degli acquirenti, i quali, annebbiati dallÂ’applicazione di un prezzo notevolmente ridotto, hanno, come si può constatare nei forum di discussione su internet, valutato negativamente la posizione assunta da MAN S.r.l., la quale quindi andrà  risarcita, da parte di Media World, di tutti i danni di immagine ingiustamente subiti. Ritengo, infine, che, anche in considerazione del danno subito dallÂ’utenza finale, lÂ’intera vicenda vada sottoposta alla valutazione anche dellÂ’Autorità  Garante della Concorrenza e del Mercato.

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