Mozilla compie dieci anni e si fa i conti in tasca trovandosi in una situazione particolarmente rosea. Solo nel 2007 ci sono stati incassi per 75 milioni di dollari, con un +12% rispetto agli incassi del 2006, che si erano fermati a 68 milioni. I risultati presentati sono la combinazione dei bilanci di Mozilla Corporation e Mozilla Foundation.
Di questo fiume verde, l´88% viene dalle contribuzioni dirette di Google, che in merito al contratto con Mozilla, versa ai creatori di Firefox una quota a seconda delle ricerche effettuate tramite il browser. Il contratto è stato prorogato fino al 2011, e fino a quella data Mozilla non rischia di rimanere a secco.
Oltre agli incassi ci sono anche le spese: 33 milioni sono stati investiti in strutture e risorse umane (leggi assunzioni e stipendi), con un incremento del 68% rispetto al 2006. Mozilla ha a sua volta contribuito con un milione di dollari a progetti di terze parti, come il portale MozDev, Gnome, lo screen reader NVDA, Bugzilla e Creative Commons.
Parte dei soldi è stata inoltre messa in un fondo di riserva per le tasse, creato già nel 2005. A quanto pare la guardia di finanza statunitense (ovviamente l´agenzia in questione non si chiama così, ma "Internal Revenue Service") ha deciso di indagare proprio su Mozilla e in particolare sui trasferimenti da parte di Google.
La creazione di questo fondo è un atto di precauzione: negli Stati Uniti essere non in regola col pagamento delle tasse, anche se involontariamente, può facilmente portare alla bancarotta. Finito il controllo anche i soldi bloccati del fondo potranno essere investiti per qualcosa di produttivo, magari oltre i confini di Firefox. Qualcuno ha detto Thunderbird?