Mir: problemi di gioventù

Qualche giorno fa ci è arrivata la notizia che Mir non sarà il display server di default su Ubuntu 13.10: in molti hanno indicato come problema principale di Mir il suo mancato supporto al multi-monitor con XMir, feature che ne ha fatto saltare l´adozione come display server principale. Ma oltre a questo ci sono tantissimi problemi che affliggono il progetto Mir e il developer Matthew Garrett ha scritto sul suo blog alcune delle principali mancanza del software, facendosi anche un esame di coscienza e riflettendo sull´interno processo di sviluppo, dichiarandosi non sorpreso da questa decisione anzi la scelta di Canonical di mettere in scaletta l´introduzione di Mir su Ubuntu 13.10 è stata prematura.

Dunque oltre al problema del mancato supporto al multi-monitor ci sono svariate noie con XMir, malgrado i developer si siano impegnati tantissimo per migliorare le sue performance il tutto risulta ancora goffo e instabile. Oltre a questo XMir non supporta i profili di colore, feature davvero importante nei moderni schermi LCD. Ci sono anche problemi con il supporto RandR che è ancora incompleto e sta dando parecchi grattacapi agli sviluppatori.

Oltre a questi evidenti problemi c´è anche il mancato supporto dei produttori hardware, infatti Intel ha letteralmente tagliato il supporto a Mir, eliminando le patch di Canonical dal ramo principale di sviluppo, mentre AMD e Nvidia non hanno mai preso in considerazione di supportare lo sviluppo di Mir ne tanto meno quello di Wayland, anche se con gli ultimi accordi con Red Hat sembra che le cose stiano per cambiare. Il consiglio di Matthew Garrett per velocizzare i lavori e lasciare perdere XMir, ovvero il layer di compatibilità con Xorg, focalizzandosi direttamente sullo sviluppo di Mir.