Linux Mint ha rilasciato, qualche giorno fa, una versione aggiornata del suo sistema operativo. Basata su Ubuntu Feisty con kernel 2.6.20-15, Gnome 2.18 come desktop di default è una versione che sembra voler privilegiare funzionalità e stabilità.
Le novità non sono moltissime e in gran parte orientate ad una maggiore semplificazione del sistema che, già durante l´installazione, avvia mintAssistant il quale chiede se abilitare o meno il login dell´utente root, gli eventuali update del kernel ed altre piccolezze. Durante l´installazione viene avviata anche l´utility per la migrazione delle impostazioni; nel mio caso, non trovando installazioni di Windows sul disco, ha chiesto di importare le impostazioni da uno dei molti sistemi operativi Linux che ho installati e al primo avvio mi sono trovato, ad esempio, i miei bookmarks già configurati.
Rispetto a Mint Cassandra è stata alleggerita Beagle (programma per ricerche di file) che, indicizzando continuamente i file del PC, assorbiva quantità industriali di memoria inutilmente (visto anche che era poi pressoché inutilizzato da tutti).
E stato rimosso anche il notificatore delle update che creava a volte problemi ai meno esperti, chi vorrà fare aggiornamenti lo potrà fare naturalmente da terminale o da synaptic.
Una nuova veste grafica (azzeccata), combinata con il menù start tipico di mint (uno dei più azzeccati tra le nuove proposte dei desktop Linux), e il pannello di controllo arricchito di nuove funzionalità, credo che faranno riscuotere, a questa distribuzione, lo stesso successo avuto da Cassandra.
Insomma, si tratta di uno small upgrade in attesa di quello, più corposo, che avverrà con la prossima versione basata su Ubuntu 7.10 (Gutsy Gibbon).
Su Softpedia sono disponibili alcuni screenshot; è scaricabile, oltre che da softpedia, anche dai suoi mirror.