Chi si ricorda del Millennium bug? 20 anni fa migliaia di sviluppatori software unirono le forze per evitare le problematiche del cambio di data. Oggi questi problemi potrebbero tornare improvvisamente alla ribalta.
I computer degli anni 70/80 del Novecento avevano uno spazio di memoria molto limitato rispetto ai moderni sistemi informatici. Allora, per risparmiare spazio prezioso, i programmatori impostavano i sistemi operativi e le applicazioni in modo da rappresentare gli anni utilizzando soltanto le ultime due cifre. Ad esempio "01/01/1999" veniva rappresentato nella forma "01/01/99".
Senza un aggiornamento allo scoccare della mezzanotte del primo gennaio 2000 molto sistemi sarebbero quindi ripartiti da zero, ovvero dal 1900. Può sembrare un bug da poco, ma il reset della data avrebbe potuto influenzare negativamente moltissime attività umane, come ad esempio i pagamenti online o il settore dei trasporti.
Fortunatamente il Millennium bug colpì pochissimi sistemi e i problemi registrati furono davvero minimi. Tuttavia sembra che a distanza di 2 decenni il problema non sia stato risolto completamente.
Alcuni degli aggiornamenti correttivi implementati dagli sviluppatori durante gli anni novanta ed i primi anni "zero" hanno semplicemente rimandato la questione inerente il 2020. Come riportato dalla redazione del New York Time il primo gennaio i parchimetri della Grande Mela hanno iniziato a rifiutare i pagamenti elettronici a causa del software non correttamente aggiornato.
Dunque il dipartimento dei trasporti newyorchese ha dovuto far sistemare manualmente più di 14 mila parchimetri in giro per la città. Ad Amburgo invece, il sistema che gestisce la metropolitana ha manifestato dei malfunzionamenti ed è stato quasi paralizzato a causa del bug.
Tale problematica viene definita come "the pivot year". In pratica alcuni programmatori, per evitare il reset della data, hanno impostato il proprio software in modo che si basi sul 20 come anno di riferimento. In buona sostanza tutte gli anni dal 2020 fino al 2099 potrebbero essere trattati come date appartenenti al secolo scorso.
Diversi developer scelsero il 20 come pivot year perché erano convinti che il proprio software sarebbe diventato obsoleto nel decennio successivo. Tuttavia non è raro trovare società che basano i propri servizi su sistemi operativi o applicazioni vecchi di 20 anni, basti pensare alla quantità di bancomat che operano tramite Windows 95.
Fortunatamente gran parte dei servizi informatici mondiali non adotta software cosi datati, dunque il problema del pivot year è probabilmente destinato a rimanere piuttosto marginale.
Via Zdnet