La corporation di Redmond ha anticipato la strategia che adotterà per l’implementazione del prossimo secondo intercalare, quell’aggiustamento temporale necessario a sincronizzare gli orologi del Mondo con il rallentamento impercettibile della rotazione terrestre.
Un problema che si ripropone con cadenza ciclica, quello del secondo intercalare, e che le aziende di rete hanno deciso di affrontare in maniera diversa in occasione del prossimo rallentamento del tempo standard (UTC) fissato al prossimo 30 giugno.
Se Amazon ha annunciato di voler distribuire il secondo aggiuntivo su AWS (Amazon Web Services) durante l’intero arco delle 24 ore del 30 giugno, Microsoft dice invece di voler aggiornare ogni orologio dei singoli server e data center della piattaforma Azure sparsi in giro per il Pianeta.
L’aggiunta del secondo intercalare avverrà automaticamente a seconda del fuso orario di pertinenza del server, ha spiegato Redmond, di conseguenza per un breve periodo di tempo i componenti dell’infrastruttura Azure potranno sperimentare la differenza di un secondo nei rispettivi orologi interni.
L’aggiornamento degli orologi informatici al secondo intercalare porta generalmente alla sperimentazione di crash, bug e malfunzionamenti vari; nel caso di Azure, evidentemente, Big M è sicura della capacità della piattaforma Cloud di reggere al “leap second” senza eccessivi scossoni o problemi di sorta.
Via | The Register
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