La società di comparazione AV-Comparatives ha da poco pubblicato il suo report relativo a settembre 2022, con cui vengono messe in evidenza le performance degli antivirus e dal quale si evince chiaramente che Microsoft Defender ha uno dei tassi di rilevamento offline più bassi, pari soltanto al 69,8%, il che sta a significare che l’antivirus di casa Redmond si basa prevalentemente sulla protezione cloud.
Microsoft Defender: rilevamento offline pari al 68,9%
È emerso pure che Microsoft Defender soffre di numerosi falsi positivi, come quello relativo all'apertura di Edge e Chrome, cosa che però non risulta essere assolutamente una novità, in quanto già segnalata in precedenza. In merito a ciò, Microsoft si è espressamente pronunciata per voler migliorare questo aspetto.
Va tuttavia tenuto presente che sebbene le performance di Microsoft Defender siano decisamente deludenti rispetto alla concorrenza, si tratta comunque di un risultato migliore di quello che l’antivirus era riuscito a raggiungere durante i test condotti a marzo scorso. Di contro, i tassi di rilevamento e protezione online sono tra i migliori.
Riportiamo di seguito, in forma tradotta, quanto affermato da AV-Comparatives al riguardo.
Il test di rilevamento dei file che abbiamo eseguito negli anni precedenti era un test di solo rilevamento. Vale a dire, ha testato solo la capacità dei programmi di sicurezza di rilevare un file di programma dannoso prima dell'esecuzione.
Questo test di protezione da malware controlla non solo i tassi di rilevamento, ma anche le capacità di protezione, vale a dire la capacità di impedire a un programma dannoso di apportare modifiche al sistema.
Chi ritiene insoddisfacente il funzionamento di Microsoft Defender può valutare di affidarsi ad un'altra soluzione antivirus, magari di natura commerciale, come nel caso dell'ottimo McAfee Total Protection.