Il team di Microsoft si sta preparando per la sua annullare developer conference, ovvero l'evento dedicato ai coder ed alle aziende che basano i propri servizi sull'ecosistema di sviluppo dell'azienda statunitense. La Microsoft Build 2022 si terrà tra il 24 ed il 26 maggio e sarà un evento completamente online, per via dell'attuale situazione sanitaria globale. Le conferenze saranno aperte a tutti coloro sono interessati alle ultime novità riguardanti i developer tool del gigante tech americano. Le registrazioni per tale evento sono state aperte in questi giorni e non prevedono il pagamento di una quota in denaro. Si tratta quindi di una serie di keynote e press conference dedicati al più vasto pubblico possibile.
Secondo i vari portavoce di Microsoft il Build 2022 sarà un'ottima occasione, in particolar modo per gli sviluppatori software, per migliorare le proprie skill di coding oltre che per approfondire la conoscenza dei numerosi servizi per developer ed imprese offerti dalla società guidata dal CEO Satya Nadella. La Build 2022 si pone l'obbiettivo di aiutare i programmatori ad "innovare senza compromessi" ed in modo creativo cosi da poter realizzare la prossima generazione di applicativi per l'ecosistema Microsoft, che attualmente conta più di un miliardo di dispositivi sparsi in tutto il mondo.
La developer conference sarà animata da più di 13 speaker Microsoft, tra cui: Satya Nadella, amministratore delegato della società, Kevin Scott, il CTO (Chief Technology Officer), Amanda Silver, CVP of Product della Developer Division, Scott Guthrie, Vicepresidente esecutivo del gruppo Cloud e AI in Microsoft, e Kathleen Mitford, Corporate Vice President per Azure Marketing. All'evento saranno presenti anche tantissimi altri ospiti in diverse live session dedicate assieme ad altri Microsoft expert.
Cioè che differenzia il Microsoft Build 2022 è la sua impostazione su base "regionale". La compagnia infatti ha l'intenzione di tenere vari keynote analysis dedicati ai trend ed ai topic di specifici paesi o aree economiche, come ad esempio l'Europa, con focus sul mercato francese e tedesco, il Giappone, l'America Latina ed il Regno Unito.