Nel prossimo futuro l’abbonamento a Facebook e Instagram senza annunci nella zona UE potrebbe costare circa il 40% in meno. L’agenzia Reuters riferisce che il colosso dei social media Meta si è offerto di ridurre il prezzo dell'abbonamento da 9,99 euro a 5,99 euro. Ciò per rispondere alle preoccupazioni delle autorità di regolamentazione europee. L'avvocato di Meta, Tim Lamb, ha dichiarato in un'audizione alla Commissione Europea: “da tempo desideriamo accelerare questo processo perché dobbiamo raggiungere uno stato stabile. Quindi abbiamo proposto di abbassare il prezzo da 9,99 a 5,99 per un singolo account e 4 euro per eventuali account aggiuntivi. Questo è di gran lunga il limite più basso che qualsiasi persona ragionevole dovrebbe pagare per servizi di questa qualità, e penso che sia un'offerta seria. L’incertezza normativa al momento è presente ed è necessario risolverla rapidamente prima possibile, per migliorare la propria sicurezza”.
Meta: l’azienda potrebbe usare i dati degli utenti per scopi diversi dalla pubblicità
Meta ha lanciato il suo abbonamento in UE per conformarsi al Digital Markets Act (DMA) e al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). Il primo limita la quantità di dati personali che un servizio online può raccogliere con una versione supportata da pubblicità. Tuttavia, il suo modello "Pay or Okay" ha attirato l'attenzione di diversi gruppi di consumatori. Questi sostengono che l'azienda sta costringendo gli utenti a "o acconsentire al trattamento dei loro dati per scopi pubblicitari da parte dell'azienda o pagare per non mostrare pubblicità". Meta addebita 9,99 euro al mese sul web o 12,99 euro al mese sulle app Android e iOS e afferma che i prezzi sono in linea con altre piattaforme come YouTube, Spotify e Netflix. Meta si è offerta di ridurre il canone di abbonamento in precedenza e ora è in trattative con le autorità per la protezione dei dati riguardo alla questione.
La tariffa mensile di Meta dovrebbe offrire agli utenti la possibilità di migliorare la propria privacy. Tuttavia, come notato dall’Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), è probabile che i dati degli utenti possano comunque essere raccolti per scopi diversi dalla pubblicità. All’inizio di quest’anno, oltre 28 organizzazioni hanno inviato una lettera congiunta al Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) per esprimere preoccupazione per l’addebito di 12,99 euro per proteggere i dati e la privacy degli utenti. La lettera avverte inoltre che il modello "Pay or Okay" potrebbe essere replicato da altre società che violerebbero i diritti dei consumatori. Gli utenti che ritengono costoso il canone di abbonamento dovranno consentire “l’uso, la condivisione o la vendita dei dati personali”.