Nessun risultato. Prova con un altro termine.
Guide
Notizie
Software
Tutorial

Meta sotto accusa: più di 1 milione per annunci falsi sulle elezioni

Facebook si trova al centro di polemiche per aver ospitato centinaia di annunci contenenti informazioni false sulle elezioni americane.
Meta sotto accusa: più di 1 milione per annunci falsi sulle elezioni
Facebook si trova al centro di polemiche per aver ospitato centinaia di annunci contenenti informazioni false sulle elezioni americane.
Link copiato negli appunti

A pochi giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi del 2024, Facebook si trova al centro di polemiche per aver ospitato centinaia di annunci contenenti informazioni false che mettono in dubbio la regolarità del voto.

Le inserzioni, pagate oltre un milione di dollari dai promotori, insinuano che i Democratici intendano rinviare l'elezione e che la vicepresidente Kamala Harris possa ritirarsi dalla competizione elettorale. Secondo la libreria pubblicitaria di Meta, negli ultimi sette giorni i promotori di queste inserzioni hanno speso più di 350.000 dollari.

Gli annunci, alcuni dei quali ritraggono Harris con iconografia provocatoria come corna da diavolo o in ambienti apocalittici, infrangono le regole elettorali di Meta che proibiscono contenuti che diffondono “disinformazione sulle date, i luoghi e i metodi di voto” o che mettono in dubbio la partecipazione dei candidati. In risposta, un portavoce di Meta, Ryan Daniels, ha dichiarato che la società sta rivedendo gli annunci e rimuoverà quelli che violano le sue politiche.

Zuckerberg non è nuovo a simili accuse e polemiche

Alcuni degli annunci rimandano a pagine che promuovono il lavoro di Jim Rickards, un economista noto per le sue teorie cospirazioniste e legato al movimento del "Nuovo Ordine Mondiale". Altri, invece, promuovono contenuti che insinuano la vittoria di una cosiddetta “Uniparty” per favorire le multinazionali farmaceutiche. Nonostante l’evidente violazione delle regole, Meta sembra ancora non aver rimosso gli annunci incriminati, evidenziando le difficoltà storiche della piattaforma nel contrastare la disinformazione elettorale.

Meta ha già avuto precedenti controversi legati alla disinformazione. Nel 2016, la piattaforma fu utilizzata da gruppi russi per influenzare le elezioni americane, mentre nel 2020 Facebook fu ampiamente sfruttato per diffondere le teorie complottiste del movimento “Stop the Steal” in seguito alla sconfitta di Trump. Da allora, Meta ha ridotto la visibilità dei contenuti politici organici, aumentando il peso delle inserzioni a pagamento.

In passato, il fondatore di Meta, Mark Zuckerberg, e sua moglie Priscilla Chan, avevano donato centinaia di milioni di dollari a organizzazioni per la tutela dell’integrità elettorale. Tuttavia, per il 2024 non risultano donazioni simili. Al contrario, Zuckerberg è finito al centro di controversie con Trump, che lo ha accusato di aver tramato contro di lui nel 2020 e lo ha definito “nemico del popolo”.

Ti consigliamo anche