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Meta: bloccata serie di account WhatsApp legati a gruppi iraniani

Meta ha annunciato di aver preso provvedimenti contro un numero di account WhatsApp collegati a gruppi iraniani sospettati di attività malevole.
Meta: bloccata serie di account WhatsApp legati a gruppi iraniani
Meta ha annunciato di aver preso provvedimenti contro un numero di account WhatsApp collegati a gruppi iraniani sospettati di attività malevole.
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Meta ha recentemente annunciato di aver preso provvedimenti contro un numero di account WhatsApp collegati a gruppi iraniani sospettati di attività malevole. Questi gruppi, identificati con i nomi di APT42, UNC788 e Mint Sandstorm, hanno tentato di ingannare gli utenti della piattaforma fingendosi rappresentanti di famosi servizi clienti di aziende tecnologiche come AOL, Google, Yahoo e Microsoft.

Le operazioni di questi gruppi si sono concentrate su individui residenti in diversi Paesi, tra cui Israele, Palestina, Iran, Stati Uniti e Regno Unito. Tra i bersagli principali vi erano funzionari governativi e diplomatici, oltre a persone legate alle amministrazioni dei presidenti statunitensi Joe Biden e Donald Trump.

Gli attori malevoli hanno mirato a sfruttare la fiducia degli utenti per raccogliere informazioni sensibili, ma fortunatamente Meta ha precisato che non ci sono prove di attacchi riusciti o di compromissione degli account WhatsApp coinvolti.

Meta ha segnalato questa attività sospetta alle autorità

L'azienda ha segnalato l'attività sospetta alle autorità competenti, tra cui le forze dell'ordine e le campagne presidenziali statunitensi, sottolineando il continuo impegno nel proteggere gli utenti dai tentativi di hacking e phishing. L'intervento si inserisce in un contesto più ampio di sforzi da parte di gruppi legati all'Iran per influenzare eventi politici, come le elezioni presidenziali statunitensi del 2024.

Microsoft ha recentemente rivelato che hacker iraniani hanno adottato diverse tecniche per cercare di influenzare le elezioni americane, una strategia già utilizzata in passato per destabilizzare il processo democratico. Anche la campagna elettorale di Donald Trump ha subito un attacco informatico, con conseguente furto di alcuni documenti riservati.

Meta continua a monitorare attivamente la situazione e a prendere misure di sicurezza per proteggere i suoi utenti da potenziali minacce online, collaborando strettamente con le autorità per prevenire futuri attacchi e garantire che le piattaforme digitali rimangano ambienti sicuri per la comunicazione e l'interazione.

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