Meta ha deciso di interrompere ufficialmente il suo programma di verifica dei fatti negli Stati Uniti, segnando un cambiamento significativo nel modo in cui la piattaforma gestisce i contenuti condivisi dai suoi utenti. L'annuncio è stato dato da Joel Kaplan, responsabile delle politiche dell'azienda, tramite un post sul social network X.
A partire da oggi, il programma di fact-checking sarà sostituito dal sistema delle "Note della comunità", già presentato a gennaio. Questo nuovo approccio, che per ora interessa solo gli Stati Uniti, consente agli utenti di essere direttamente coinvolti nel processo di valutazione dei contenuti, in particolare quelli che acquisiscono una diffusione più ampia.
Il sistema delle "Note della comunità" prevede che siano gli utenti stessi a segnalare eventuali imprecisioni o errori nei post, in un modo simile a quanto già avviene su X. Gli utenti che desiderano partecipare devono aver compiuto 18 anni, avere un account attivo da almeno sei mesi e iscriversi a una lista d'attesa. Meta ha reso noto che circa 200.000 persone si sono già registrate per contribuire al programma, segnalando un forte interesse per questa nuova modalità di verifica dei contenuti.
Le dichiarazioni di Kaplan
Secondo quanto dichiarato da Kaplan su X, le prime "Note della comunità" inizieranno a comparire gradualmente su Facebook, Instagram e Threads. Tuttavia, a differenza del programma di fact-checking precedente, non verranno applicate sanzioni ai post che riceveranno segnalazioni.
L'introduzione di questa funzionalità al di fuori degli Stati Uniti non è stata ancora confermata, lasciando aperta la possibilità di un'eventuale espansione del sistema. Questo cambiamento era stato anticipato dal CEO di Meta, Mark Zuckerberg, a gennaio, subito dopo le elezioni presidenziali statunitensi.
La scelta di rivedere il programma di verifica dei fatti e di implementare le "Note della comunità" è stata vista da molti come un tentativo di adattarsi al nuovo contesto politico e di avvicinarsi alla nuova amministrazione. Inoltre, Meta ha ridotto anche le sue iniziative incentrate sulla promozione della diversità, segnando un ulteriore cambiamento nelle sue politiche aziendali.