Mi permetto di riprendere da un post di Penne Digitali alcune parole di Enrico Mentana che fotografano con grande chiarezza gli effetti collaterali dell'incontro tra il giornalismo e il web. Mi sento di controfirmare in pieno ogni singola parola:
I giornalisti hanno sostituito al background e all'esperienza Google. Oggi ci si affanna a cercare un numero sempre maggiore di dati ma si dimentica di filtrarli attraverso una filigrana intellettiva... Quella che io chiamo la "generazione Google" deve recuperare lo spirito critico, non limitarsi ad attività di copia e incolla. Il giornalista pigro si limita a citare, quello attivo cerca di fare dei passi in avanti, di confrontare le opinioni senza abbandonarsi alle dietrologie [...] Il vero giornalista deve possedere in tutto tre caratteristiche: ampiezza di cultura, interessi e curiosità . E operare con dignità e coscienza
La categoria dei giornalisti online dovrebbe a maggior ragione far tesoro di questi principi. La ricerca, l'analisi ed il senso critico (e non i "cut&paste") sono il vero valore aggiunto di chi produce contenuti di qualità . I motori di ricerca dovrebbero essere solo ed esclusivamente un (importantissimo) elemento di supporto. Parole scontate? Non quanto potrebbe sembrare.