Nonostante il recente annuncio da parte di Mandriva nel voler affidare alla comunità lo sviluppo delle storica distribuzione francese, gli sviluppatori del fork comunitario Mageia nato nel settembre del 2010 hanno smentito una possibile riunione con la "sorella maggiore", al fine di rimanere svincolati da eventuali aziende. E a conferma di ciò, è stata da poco presentata al pubblico Mageia 2.
Equipaggiata con il kernel Linux 3.3.6, Mageia 2 offre un parco software ben fornito, suddiviso in tre differenti repository: Core (l´archivio principale), Nonfree (driver per schede video e WiFi che contengono software closed) e Tainted (applicazioni e codec multimediali per la riproduzione di contenuti protetti da copyright), quest´ultimo non abilitato per default.
Tra gli ambienti desktop inclusi compaiono i più blasonati KDE 4.8.2, GNOME 3.4 ed XFCE 4.9, oltre ad alcuni window manager come OpenBox ed Awesome. Numerose le applicazioni desktop multimediali e per il web, ma Mageia si offre anche come una discreta piattaforma server e clustering (la cosiddetta high availability, o se preferite, alta affidabilità), grazie a software quale Drdb, Corosync e Pacemaker.
Mageia 2 è disponibile per il download tramite link diretti e torrent, per processori 32 e 64 bit, nel formato CD e DVD, oltre delle ISO ridotte per l´installazione via rete e ai consueti LiveCD con GNOME e KDE. Per i possessori di schede video ATI e Nvidia, si consiglia di consultare l´errata per eventuali problemi.
Il sistema si è dimostrato abbastanza stabile durante l´utilizzo per quanto riguarda i compiti quotidiani che ciascuno di noi deve portare a termine, come editing di documenti, gestione di file, video editing. La domanda però rimane sempre la stessa: sarà in grado Mageia di reggere il confronto con Mandriva, soprattutto dopo la cessione alla comunità la quale sembra poter consentire un´espansione ulteriore della distro madre francese?
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