In ogni Mac con macOS Mojave (10.14) o release successive è segretamente incluso il documento in cui nel 2008 la o le persone dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto illustravano il funzionamento di Bitcoin, ovvero un sistema di moneta elettronica peer-to-peer che attualmente rappresenta la criptovaluta più nota al mondo.
macOS: ecco come accedere al manifesto segreto di Bitcoin
Il motivo in base al quale tale manifesto sia incluso nei computer a marchio Apple è ignoto e la cosa è pure piuttosto singolare. A fare la scoperta è stato Andy Baio, un appassionato che ha condiviso su Waxy, il suo blog, le due strade per richiamare il documento in questione.
Il sistema più semplice consiste nell' aprire il Terminale e incollare il seguente comando seguito dalla pressione del tasto Invio sulla tastiera del Mac: open /System/Library/Image\ Capture/Devices/VirtualScanner.app/Contents/Resources/simpledoc.pdf
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In alternativa, senza dover passare per il Terminale, è possibile procedere nel seguente modo: aprire la sezione Libreria tramite il Finder, accedere alla cartella Image Capture, a quella Devices, fare control+clic su VirtualScanner.app e scegliere l'opzione Mostra contenuto pacchetto dal menu contestuale mostrato. Successivamente, occorre aprire la cartella Contents, poi quella Resources e infine bisogna aprire il file simpledoc.pdf e il whitepaper di Bitcoin viene mostrato.
Il file denominato "simpledoc" è quindi il manifesto di Bitcoin e sarebbe impostato come file d'esempio per un device fittizio chiamato VirtualScanner II. Ma perché è stato scelto proprio questo documento? Baio racconta che circa un anno fa qualcuno all'interno di Apple ha segnalato la circostanza all'ingegnere che mise lì il file per la prima volta, avviando una procedura ufficiale per la risoluzione dei problemi. Il motivo, dunque, potrebbe essere questo.