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Mac sopravvive a secondo "hacking test"

Il secondo hacking test dell'università del Wisconsin non ha registrato accessi non autorizzati anche se è stato rimosso prima della scadenza naturale
Il secondo hacking test dell'università del Wisconsin non ha registrato accessi non autorizzati anche se è stato rimosso prima della scadenza naturale
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La storia l'avevamo raccontata in un aggiornamento di un vecchio messaggio. Giudicando fallaci i risultati del test amatoriale "Rm My Mac", Dave Schroeder, un dipendente della divisione Informatica dell'Università  del Wisconsin, aveva attivato un dominio gestito da un Mac Mini per sfidare hacker e affini a provare a penetrare nel sistema ed eseguire un defacement dell'homepage. Il dominio, ora non più attivo, era ospitato dalla Wisconsin University che, appena saputo della faccenda, ha provveduto a rimuoverlo. Il testo che segue si legge nella cache della pagina di Yahoo!:

Ieri abbiamo scoperto la sfida Mac OSX, un'attività  non autorizzata dalla Università  di Madison. Non appena il test è giunto all'attenzione del nostro direttore egli ha provveduto a concluderlo.

Nessuno è riuscito a "bucare" il server Mac. Cracker hanno però tentato diversi attacchi di Denial Of Service che tuttavia non hanno messo in pericolo la stabilità  della rete universitaria e nemmeno del piccolo computer Apple. I risultati del test si possono leggere su un messaggio di un forum online. Il dato più importante: durante le 38 ore del test non sono stati registrati accessi non autorizzati.

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