Sarebbe solo un interessante punto di vista, quello espresso qualche giorno fa da Neelie Kroes, se non provenisse da tale autorevole fonte.
La Kroes, commissario europeo per l´ICT, già commissario europeo per la concorrenza, dopo il suo trionfante affondo sulle pratiche anti-concorrenziali di Microsoft, giunto a conclusione con la realizzazione del ballot screen, sprona ora i governanti all´utilizzo di software libero.
Le sue parole delineano le linee guida per ciò che concerne la gestione dell´infrastruttura IT degli Stati membri e sottendono una verità lapalissiana:
I governanti dovrebbero avere una chiara giustificazione se promuovono software proprietari che impongono royalty o restrizioni
A compendio di questa frase, spiega che molte realtà europee sono involontariamente invischiate in tecnologie proprietaria le quali, una volta optato per esse, tendono a minare l´opportunità di alternative, e questo risulta in uno spreco di denaro pubblico.
Chi può darle torto?