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L’UE potrebbe rinviare l’approvazione dell’AI Act al 2024

Secondo alcune fonti, gli stati europei non sarebbero riusciti a mettersi d’accordo su come strutturare le norme dell’AI Act.
L’UE potrebbe rinviare l’approvazione dell’AI Act al 2024
Secondo alcune fonti, gli stati europei non sarebbero riusciti a mettersi d’accordo su come strutturare le norme dell’AI Act.
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L’AI Act, ovvero la legge dell’Unione Europea volta a regolamentare l’intelligenza artificiale generativa, sarebbe ancora in discussione. I vari legislatori europei non sarebbero infatti d’accordo sulla regolamentazione dei modelli di fondazione. Ciò porterebbe di fatto, ad uno slittamento dell’approvazione ormai al 2024. Secondo l’agenzia di stampa Reuters, la prima a riportare la notizia, la Spagna, che detiene la presidenza UE a dicembre, starebbe spingendo per trovare un accordo, proponendo dei compromessi nel tentativo di accelerare questo processo. Tra questi vi sarebbe anche un approccio a più livelli per regolamentare i modelli di fondazione, ovvero quelli con più di 45 milioni di utenti. Sempre la Spagna vorrebbe inserire ulteriori obblighi per i modelli di fondazione molto capaci (VCFM), come ChatGPT, compreso un controllo regolare per rilevare potenziali vulnerabilità.

AI Act: regole stringenti non adatte agli sviluppatori indipendenti

Una delle bozze sulla legge che regola l’intelligenza artificiale in Ue propone che gli sviluppatori di modelli di base siano tenuti ad osservare stringenti regole. In primis dovranno valutare i potenziali rischi e sottoporre i modelli a vari test anche dopo il rilascio sul mercato. Inoltre, dovranno esaminare le distorsioni nei dati di formazione, convalidare i dati e pubblicare i documenti tecnici prima del rilascio della tecnologia. Alcune aziende open source hanno invitato l’Ue a considerare anche le società più piccole. Alcuni sviluppatori potrebbero infatti trovare difficile rispettare in toto le regole. Dovrebbe quindi essere fatta una distinzione tra modelli di fondazione a scopo di lucro e ricercatori o sviluppatori indipendenti.

I legislatori europei hanno avuto tre triloghi (discussione tra Parlamento, Consiglio e Commissione Europea) sull’AI act. Il quarto è previsto nella giornata di oggi. Se non sarà raggiunto un accordo, si passerà al prossimo incontro fissato per dicembre. Nonostante in molti speravano che l’AI Act divenisse realtà entro il 2023, la probabilità che ciò accada ormai il prossimo anno si fa sempre più concreta.

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