Buone notizie per il mondo del software libero: infatti dal giorno 12/08/2012 è entrato in vigore il nuovo articolo 68 del Codice d´Amministrazione Digitale modificato dal governo Monti che fa si che il software libero diventi la norma nella Pubblica Amministrazione. Il testo che ci interessa è questo:
Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l’impossibilita’ di accedere a soluzioni open source o gia’ sviluppate all´interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, e’ consentita l’acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d’uso. La valutazione di cui al presente comma e’ effettuata secondo le modalita’ e i criteri definiti dall´Agenzia per l’Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresi’ parere circa il loro rispetto.
Dunque solo nel caso sia impossibile utilizzare del software libero le Pubbliche Amministrazioni sono autorizzate ad usare soluzioni proprietarie. Questo è un grande passo in avanti non solo dal punto di vista etico ma anche dal punto di vista economico visto che nella maggior parte dei casi il software libero è anche gratuito, oppure comporta costi di licenza e manutenzione con un rapporto qualità/prezzo più vantaggioso.
Questo emendamento al Codice d´Amministrazione Digitale permette di armonizzare la nostra Pubblica Amministrazione alle varie Direttive Europee che prevedono l´utilizzo del software open source in ambito pubblico.